Eurolega: EA7-Real
10:00 pm, 26 Ottobre 16 calendario

Meneghin: “Real, il top E che sfide leggendarie”

Di: Redazione Metronews
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BASKET Dino Meneghin conosce bene il Real Madrid, lo ha sfidato tante volte in Europa con le due squadre di cui è stato bandiera indiscussa, Varese e Milano. «Capitava di incontrare più spesso i giocatori del Real che altri compagni di Nazionale», ricorda sorridendo.
Cosa le è rimasto di quei duelli?
Il Real è sempre stato un club di classe, non solo per la forza in campo ma anche per lo stile fuori dal campo. Ricordo che dopo le trasferte a Madrid andavamo a cena con gli avversari.
Cosa rappresentava il Real?
Rappresentava una nazione. Un modello come polisportiva per lo sport europeo ed un avversario temibile per tutti. A Madrid poi il clima è sempre stato straordinario.
Madrid e Milano, due grandi città con una storia di pallacanestro ad alto livello.
Milano è la metropoli che ha più il basket nel sangue nel nostro Paese. L’auspicio è che l’Olimpia torni competitiva anche in Europa.
Come l’Olimpia di Meneghin. L’ultima Coppa Campioni è stata vinta con lei.
Negli ultimi anni sono venute fuori delle straordinarie corazzate con budget faraonici. Oltre a Real e Cska pure le ateniesi o le formazioni turche. Oggi è certamente più difficile competere.
Dove arriverà Milano?
L’obiettivo minimo è centrare la seconda fase, dopo tutto è possibile. Quest’anno l’Eurolega ha una formula nuova e competitiva.
La squadra di Repesa ha cambiato poco. E’ un vantaggio?
Sì. Tutti i nuovi innesti richiedono tempi di adattamento. Aver cambiato meno di altri anni è certamente un vantaggio.
Eppure sono arrivati diversi italiani interessanti. Tutti nel giro della Nazionale.
E’ vero: ci sono  Davide Pascolo e Awudu Abass. Possono crescere parecchio. Tutti gli italiani sono preziosi, a partire da Cinciarini e Gentile.
Gentile ha fatto bene a restare o era pronto in Nba?
Fisicamente senza dubbio, anche se è stato massacrato dagli infortuni. Per questo è in cerca di conferme, poi può crescere nelle scelte e anche nella tecnica di tiro. Il suo futuro è comunque Oltreoceano.
Il leader dei biancorossi?
Mi piacciono molto Milan Macvan, lungo di carattere con tecnica, tiro e gioco sia interno che esterno, e Krunoslav Simon: ha una serenità nel giocare che ne fa regista aggiunto e protagonista assoluto.
In chiusura la Nazionale. Che ne pensa della conferma di Ettore Messina?
Non si discute, riuscirà a svolgere il suo ruolo anche dagli Usa con il supporto del suo staff. La Nazionale può solo crescere dopo l’esperienza del Preolimpico.
CARLO PASSARELLO

26 Ottobre 2016
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