Società
8:10 pm, 28 Settembre 16 calendario

L’Italia è diseguale e per nulla sostenibile

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’Italia sta perdendo tutte le occasioni per migliorare il proprio futuro e sta amplificando le disuguaglianze. Lo denuncia il Rapporto Asvis, che ha verificato il rispetto da parte del nostro Paese dei 17 obiettivi e dei 169 target fissati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un “programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità” sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu. Le “mancanze” italiane sono impressionanti: oltre 4,5 milioni di poveri assoluti, un tasso di occupazione femminile inferiore al 50%, oltre 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano.
Poca istruzione e ricerca
E ancora: investimenti in ricerca e sviluppo di poco superiori all’1% del Pil, tassi di abbandono scolastico del 27,3% per i figli di genitori meno istruiti e un rapporto tra ricchi e poveri tra i più squilibrati dell’area Ocse. Al tutto si sommano le disuguaglianze di genere e un’abnorme violenza sulle donne (76 femminicidi dall’inizio dell’anno). Non va meglio per l’ambiente, come ha sottolineato il portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile, Enrico Giovannini: «Con il 36% di persone in zone ad alto richio sismico, un’alta mortalità per smog nei centri urbani e una transizione troppo lenta alle fonti rinnovabili rispetto agli accordi di Parigi, l’Italia è fuori dal percorso di sostenibilità».
Applicare le decisioni prese
«Eppure in molti casi basterebbe mettere in pratica ciò che il Paese ha già deciso», rimarca Giovannini, chiedendo che il principio dello sviluppo sostenibile sia inserito nella Costituzione. Secondo l’Asvis le prime cose da fare sono: ratifica dell’accordo di Parigi, piano di lotta alla povertà, investimenti in capitale umano, sviluppo urbano sostenibile, più risorse per la cooperazione.
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28 Settembre 2016
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