Lavoro
8:09 pm, 12 Settembre 16 calendario

Sul lavoro numeri volatili ma l’incremento c’è

Di: Redazione Metronews
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ROMA «È complicato dare una lettura corretta di dati disomogenei, per altro sempre poco significativi su periodi ristretti». Mette le mani avanti Maurizio Del Conte, docente di diritto del lavoro alla Bocconi, rispetto alle forti discrepanze tra i dati negativi sull’occupazione diffusi solo qualche giorno fa dal ministero del Lavoro e quelli ben più positivi di ieri dell’Istat.
Come si spiega questa doppia lettura?
Il ministero calcola un dato amministrativo, ovvero le comunicazioni dei contratti aperti e chiusi, molto volatile e con forti oscillazioni nel breve periodo. È la foto di un giorno. La prossima volta potrebbe essere in rialzo. Ma non è un segnale che le cose vadano molto meglio o molto peggio.
Mentre l’Istat?
L’Istat tendenzialmente misura gli stock, la massa dei posti di lavoro. Quindi è un dato più elaborato e normalizzato. In questo senso è confortante il fatto che registri un aumento consistente dei posti di lavoro. I dati occupazionali vanno comunque visti sul lungo periodo.
Pesa la fine degli incentivi legati al Jobs Act?
No, è una lettura tecnicamente sbagliata perchè stiamo parlando di periodi del 2016. Eventualmente le cause di crisi vanno cercate in motivazioni macroeconomiche e non in un dato normativo rimasto invariato.
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12 Settembre 2016
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