Spazio
8:04 pm, 5 Luglio 16 calendario

La sonda Juno pronta a svelare il grande Giove

Di: Redazione Metronews
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USA «Abbiamo conquistato Giove: un sogno si è tramutato in realtà». Così alla Nasa hanno festeggiato l’arrivo nell’orbita del pianeta della sonda Juno, lanciata nello spazio cinque anni fa da Cape Canaveral in Florida. Ha viaggiato per 2,7 miliardi di chilometri prima di bussare alla porta del più grande vicino della Terra. Entra così nel vivo una missione che in venti mesi cercherà di svelare i segreti di Giove, verificando quanta acqua sia presente e come si siano formati i giganti gassosi qualche miliardo di anni fa.
Viaggi specializzati
La missione si inserisce nel Programma New Frontiers della Nasa, costituito da una serie di viaggi spaziali altamente specializzati e a medio costo (non superiore a 700 milioni di dollari). Juno è la prima sonda a energia solare progettata per operare a queste distanze grazie a grandi pannelli. Le osservazioni andranno dalla magnetosfera sino al cuore del pianeta. Proprio da questo il nome della missione: la mitica Giunone (Juno), moglie di Giove, fu infatti in grado di scoprire i segreti del marito riuscendo a dissipare la fitta coltre di nubi in cui si celava. La missione prevede oltre trenta orbite attorno a Giove prima della sua conclusione, prevista per il 2017. E attorno a Giove l’Italia c’è. A bordo di Juno viaggia lo spettrometro Jiram del nostro Istituto nazionale di astrofisica.
 
INTERVISTA
Nel suo cuore profondo
Sugli obiettivi della missione, Metro ha parlato con Fran Bagenal, membro del team Juno.
Che cosa c’è di speciale in questa sonda?
È la prima ad arrivare così vicina a Giove e ad entrare con successo nella sua orbita. Juno è sopravvissuta ad una fase molto pericolosa di accelerazione per via della forte gravità di Giove, che ha una massa 320 volte superiore a quella della Terra.
Qual è l’obiettivo principale di Juno?
Quello di comprendere l’interno profondo di Giove. Questo potrà dirci come si è formato il pianeta e come si è formato il sistema solare.
Perché questa missione è così importante?
Proprio per la comprensione della formazione del sistema solare e per testare le teorie di come si è formata la Terra all’interno di esso.
Che scoperte possiamo aspettarci?
Speriamo di conoscere il cuore di Giove, per quanto possibile: quanta acqua c’è, che flussi ci sono sono sotto le nuvole e cosa muove le sue intense emissioni di aurore.
Quali sono le prospettive?
Una missione su Europa, la luna di Giove.
DMITRY BELAYAEV/METRO WORLD NEWS

5 Luglio 2016
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