Brexit
1:43 pm, 24 Giugno 16 calendario

Brexit, panico sui mercati Cosa succederà adesso

Di: Redazione Metronews
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LONDRA Ci sarà pure mezza Inghilterra che festeggia per la Brexit, ma sicuramente chi piange sono i mercati internazionali, che ieri invece, ingannati dai sondaggi che davano avanti il “remain”, erano andati benissimo. In poche ore siamo passati quindi dall’euforia ad una autentica notte drammatica (con conseguente venerdì nero). In avvio a Milano solo il titolo Recordati riesce a fare prezzo e perde oltre il 9%, mentre tutti gli altri restano a lungo bloccati per l’eccesso di vendite. È una Caporetto. Quando le contrattazioni iniziano il rosso a Piazza Affari si allarga fino all’11% con le banche che solo a fatica riescono a fare prezzo. In ginocchio l’intero comparto creditizio europeo. Francoforte perde il 7% in linea con Londra (-5%) e Parigi (-8%). In mattinata Tokyo ha perso il 7,92%, in pratica  la peggior seduta dall’incidente nucleare di Fukishima. Situazione così grave che per evitare danni maggiorni, il Giappone ha deciso l’applicazione del “circuit breaker”, il dispositivo che inibisce le funzioni di immissione e modifica degli ordini, limitando i ribassi troppo elevati. Un meccanismo che serve in pratica a limitare i danni. Si muove anche la Bank of China. La Banca centrale cinese ha pompato liquidità del sistema dopo la vittoria della Brexit al referendum britannico sull’adesione all’Ue. La People’s Bank of China (Pboc) ha immesso nel sistema 170 miliardi di yuan (25,85 miliardi di dollari) in pronti contro termine a sette giorni.
Ma se il presente in Borsa è lacrime e sangue il futuro s’annuncia quasi peggiore perché il percorso che sancirà tecnicamente il divorzio tra Londra e Bruxelles costerà almeno due anni di negoziati che alimenteranno solo le incertezze. Nel frattempo, guardando alle valute, grossa sofferenza per la  sterlina che, dopo un avvio sprint (sempre per effetto dei sondaggi)  è crollata nella notte man mano che arrivavano i dati del vantaggio del “leave” dalla Ue, segnando un calo del 5% sul dollaro e arrivando a sfiorare 1,33. Debole anche l’euro che segue in negativo l’uscita dall’Ue di Londra. La moneta unica scende sotto quota 1,10 (1,0984) e a 111,56 contro lo yen, altra moneta rifugio in questi momenti.
COSA SUCCEDERA’ ADESSO?
Cosa succederà adesso che la Gran Bretagna ha infilato la porta d’uscita dall’Unione Europea? È la domanda delle domande. Nessuno lo sa con certezza. Perché prima del Trattato di Lisbona  non era nemmeno prevista la possibilità di uscita dall’Ue. Ora è contemplata dall’articolo 50, che però finora non è mai stato utilizzato. La certezza è che sarà un processo lungo e complesso, di almeno due anni. Ma potrebbe durare fino a una decina se si considerano anche i rapporti post-Brexit da rinegoziare tra Gb e Ue: il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, nei giorni precedenti al referendum ha parlato di «7 anni almeno», il governo britannico di «un decennio o più».

24 Giugno 2016
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