Brexit, il Remain guadagna terreno

GRAN BRETAGNA. Brivido euroscettico in Europa questa settimana quando, giovedì 23, la Gran Bretagna voterà sul referendum che deciderà l’uscita o meno dall’Unione. Un appuntamento cruciale non solo per Bruxelles, ma per il mondo intero, che seguirà l’esito della consultazione con il fiato sospeso. Intanto è ripresa ieri nel Regno Unito la campagna referendaria, dopo la sospensione per l’omicidio della deputata laburista Jo Cox. A quattro giorni dal voto, i due schieramenti sono tornati ad occupare la scena mediatica con interviste e articoli su quotidiani e televisioni. Al centro, l’economia e l’immigrazione. Il fronte del no alla Brexit è ora in recupero: nel primo sondaggio realizzato dopo la morte di Jo Cox, coloro che sono a favore della permanenza del Regno Unito nell’Unione Europa sono risultati più numerosi dei contrari (avanti di 3 punti).  L’inchiesta realizzata dall’Istituto Survation per il quotidiano Mai on Sunday dà la campagna Remain in testa con il 45% dei suffragi rispetto al 42% del fronte out.  Da notare che anche secondo un sondaggio del Sunday Times mostra che coloro che sono a favore della permanenza nell’Ue sono ora in lieve vantaggio sui contrari. 
Cameron resterà  comunque vada
Ieri il premier David Cameron ha annunciato che rimarrà premier qualsiasi sia il risultato del referendum. Inoltre ha lanciato un appassionato appello al voto a favore della campagna per la permanenza nell’Unione europea, avvertendo i cittadini che uscire dal blocco comunitario sarebbe «un grande errore» che metterebbe a rischio la prosperità britannica. In un articolo sul Sunday Telegraph il primo ministro ha avvertito che il Paese sta affrontando una «una scelta esistenziale» dalla quale non avrebbe potuto «tornare indietro».
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