Atm
8:06 pm, 4 Maggio 16 calendario

Atm: è boom di incassi e utili

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI Un’azienda che gode di ottima salute; che copre gli investimenti con soldi propri al 93%; che assume; che si internazionalizza; che ha portato in positivo i conti anche delle controllate storicamente in perdita e che, soprattutto, chiude in utile. È il ritratto che esce dal bilancio Atm del 2015.
L’azienda ha infatti chiuso l’esercizio con 10,8 milioni di utile, il triplo rispetto al 2014. Ancora più importante, il Mol, il Margine operativo al netto degli ammortamenti – che sono oltre 100 milioni, accantonati per pagare i 15 nuovi treni della M2 – è stato di 163 milioni, il 25% in più (25 milioni) rispetto all’anno precedente. Insomma, i conti vanno bene e fanno di Atm la società di trasporto più virtuosa d’Italia.
I RISPARMI
Il tesoretto si è accumulato sia grazie ai passeggeri extra arrivati con Expo, sia con la politica dei risparmi basata sull’aumento del 40% delle gare,  sia, infine, con le attività all’estero. Da anni Atm gestisce una tratta del metrò di Copenhagen e pochi mesi fa ha vinto il bando per un’altra linea della città danese. Insieme valgono 100 milioni, il 10% del fatturato.
«Sappiamo anche noi che un anno così non si ripeterà», spiega il presidente Bruno Rota, «la sfida era vedere se la crescita dei guadagni con Expo sarebbe stata percentualmente superiore all’aumento delle spese. Ora abbiamo la certezza che è stato così».
Una scommessa che ha permesso di assumere per Expo a tempo determinato e quindi di confermare 558 lavoratori. «Ora dovremo essere tanto bravi da sostenere questi nuovi costi», continua Rota.
GARE EUROPEE
E come farà Atm? Continuando con i risparmi, ma, soprattutto, aprendosi all’estero. Atm è stata infatti inviata a partecipare al bando per la gestione del metrò di una grande città francese, un appalto da oltre 300 milioni, il triplo di quello danese. Si tratterebbe di un grande passo verso l’internalizzazione.
Ma lo sguardo va anche all’interno: nel 2017 scadrà il Contratto di servizio col Comune. Palazzo Marino avrà diverse opzioni: indire una gara, prolungare il contratto in essere, dare il contratto ad Atm senza gara (come fatto dal Pirellone con Trenord), oppure dividere attività di superficie da quelle del metrò. Tra le opzioni, questa sarebbe però  la peggiore per Atm, un’azienda strutturata per coprire ogni aspetto della mobilità. 
ANDREA SPARACIARI

4 Maggio 2016
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