Fisco
8:20 pm, 30 Marzo 16 calendario

Addio segreti bancari il Fisco avrà tutti i dati

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il “Grande fratello” fiscale diventa realtà: entro il 31 marzo le banche, le Poste e gli operatori finanziari dovranno trasmettere all’Anagrafe dei rapporti finanziari tutte le movimentazioni dei conti correnti bancari degli italiani relative al 2015, i saldi, la giacenza media, ma anche dati sulle carte di credito e sui bancomat e perfino il numero di accessi alle cassette di sicurezza. Una dote di informazioni che potrà essere usata nella lotta contro l’evasione fiscale. L’Agenzia delle Entrate potrà, infatti, incrociarli con le dichiarazioni die redditi per verificare eventuali irregolarità.
Anche preziosi e denaro
La tracciabilità riguarderà anche i passaggi fisici di denaro e di preziosi. Al 31 marzo è stato fissato il termine per l’invio della comunicazione integrativa annuale per il 2015, mentre la comunicazione mensile dei dati di gennaio e febbraio 2016 è stabilita al 30 aprile. È stato il dl Salva Italia del 2011 a introdurre l’obbligo, per gli operatori finanziari, di comunicare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui saldi e le movimentazioni, una comunicazione che si affianca a quella relativa all’Anagrafe dei rapporti finanziari che da ora entra a regime.
Cgia: non ci sono più alibi
Con l’arrivo della nuova mole di dati, l’Amministrazione finanziaria «è nelle condizioni di non poter più sollevare alcun alibi nel contrasto all’evasione». Lo sostiene con convinzione la Cgia di Mestre: «Adesso ci sono tutte le condizioni – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo – affinchè l’evasione venga contrastata e ricondotta a dimensioni più accettabili, favorendo coloro che non vogliono e non possono evadere le tasse. Ovvero, la stragrande maggioranza dei contribuenti italiani». Nel 2015 il Fisco ha effettuato oltre 514 mila controlli su scontrini, ricevute, fatture e sui documenti di trasporto delle merci, ma nonostante questo, aggiunge il segretario della Cgia, Renato Mason, «ci sono ancora moltissime persone completamente sconosciute al Fisco che continuano a nascondere quote importanti di valore aggiunto».
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30 Marzo 2016
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