BANCHE
7:55 pm, 19 Gennaio 16 calendario

La Borsa è zavorrata dal rischio bancario

Di: Redazione Metronews
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MILANO Le Borse europee rimbalzano dopo lo scivolone di lunedì, ma Milano resta la più frenata per la forte volatilità delle banche. Piazza Affari ha chiuso con l’indice Ftse Mib in rialzo dell’1,04% a 18.880 punti, ma c’è poco da gioire. A far rumore è l’ennesimo tracollo di Monte Pachi di Siena che da inizio anno ha perso circa il 45%. Ieri Mps ha subito un tonfo del 14,33% a 0,655 euro aggiornando i minimi storici. Ma in profondo rosso sono finite anche le altre banche, soprattutto quelle interessate dalla possibile indagine conoscitiva sulle sofferenze che starebbe avviando la Bce (che intanto ha chiesto informazioni aggiuntive sui crediti deteriorati).
I titoli giù in picchiata
Così Banco Popolare ha ceduto il 6,29% a 9,745 euro, Popolare dell’Emilia Romagna lo 0,44% a 5,62 euro, Unicredit il 3,46% a 4,018 euro e Ubi Banca l’1,91% a 4,282 euro. I titoli sotto pressione sono per la maggior parte quelli messi nel mirino dalla vigilanza bancaria europea per eccesso di sofferenze nei bilanci. Ma la richiesta di informazioni – ha precisato la stessa Bce – «è una pratica standard ed è stata inoltrata anche ad altri istituti della zona euro». «Nessuna preoccupazione specifica per le banche italiane – ha aggiunto il ministro Padoan – ma solo uno studio per identificare best practice nella gestione dei crediti in sofferenza». «Non abbiamo retropensieri su attacchi all’Italia – ha spiegato il presidente Consob, Giuseppe Vegas – la giornata difficile per le banche è poco spiegabile. Abbiamo un mercato molto volatile e basta uno stormir di fronde per fare scostamenti anche notevoli».
L’economista Guiso: “Siamo su una brutta china”
«I problemi nelle banche ci sono, ma possono essere affrontati in condizioni normali. Panico e nervosismo possono invece far precipitare le cose». Ne è convinto l’economista Luigi Guiso, secondo il quale dalle Borse arrivano segnali «molto preoccupanti, soprattutto se la tensione globale si salda alla scia emotiva della vicenda del decreto salvabanche. Una brutta congiuntura». I possibili sviluppi non sono incoraggianti. «Aleggia la paura dei fallimenti bancari con le nuove norme – prosegue Guiso – purtroppo investitori raffinati e mercati azionari spesso anticipano l’ondata dei risparmiatori al dettaglio».
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19 Gennaio 2016
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