Addio a Francesco Nuccioni firma del giornalismo sportivo

Martedì sera è morto nella sua casa della Balduina, a Roma, Francesco Nuccioni, 57 anni, storica firma di Metro e del giornalismo sportivo romano. Aveva collaborato in passato con Il Messaggero, seguendo soprattutto il basket, la sua grande passione. Al figlio Giovanni, a Orietta Cicchinelli, giornalista di Metro, va l’abbraccio di tutto il giornale.
Ha fatto in tempo a spedire in redazione il suo ultimo pezzo, un pezzo di basket, ovviamente, prima di arrendersi, martedì sera, ad una condizione fisica troppo difficile da sopportare, anche per un maratoneta come lui. Nuccio era un giornalista appassionato e preparato, di quelli che amano talmente il proprio lavoro da non sentire quasi mai la fatica, nemmeno quando questa picchiava duro, sotto la cintura. Uno di quei cronisti su cui potevi contare sempre, a Ferragosto, in vacanza, a dieci minuti dalla fine della partita. “Nuccio, ce la fai a fare anche gli spogliatoi?, dobbiamo chiudere tra mezz’ora”. E lui era già lì, qualunque fosse il dopo partita o il commento da portare a casa, quasi sapesse prima – o sperasse – che quella richiesta sarebbe arrivata.
Il giornalismo è stato fino all’ultimo la sua medicina più efficace, ha vissuto per questo, per fare il lavoro che gli piaceva. Il pezzo in più o l’intervista impossibile erano per lui la sfida più eccitante e divertente che la giornata potesse riservargli. “Ciao, sono Nuccio, ho il pezzo che mi hai chiesto”. Ciao a te, e che la terra ti sia finalmente lieve.
GIAMPAOLO ROIDI