Lutto a Metro
7:00 pm, 15 Luglio 15 calendario

Ciao, Nuccioni Scomparsa la storica firma di Metro

Di: Redazione Metronews
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Francesco Nuccioni  è mancato ieri sera, in casa sua, a Roma. La storica firma dello sport di Metro e per molti anni collaboratore de “Il Messaggero” aveva 57 anni.  Al figlio Giovanni, di 11 anni, ed Orietta Cicchinelli, giornalista di Metro, va tutto l’abbraccio della redazione.
Francesco ha firmato il suo ultimo pezzo ieri alle 17.49: naturalmente un pezzo di basket (materia di cui era un’autorità indiscussa, dotato come era di una capacità disarmante di citare in un baleno risultati e nomi ripescandoli dal paleolitico cestistico), e se ne è andato qualche ora più tardi.   
Chi l’ha conosciuto sa che c’erano almeno due Nuccioni: il giornalista appassionato (una volta lo vidi inseguire insieme ad un nugolo di cronisti l’ex ct della nazionale ciclisti Franco Ballerini nel dedalo di stanze della Casa del Cinema, a Roma: fu l’unico a tornare indietro con l’intervista) e l’amico (la nostra tradizione delle quattro chiacchiere sulla Roma che non vince mai, i pronostici che lui indovinava e io infallibilmente sbagliavo). Ed oggi è davvero dura cercare di rassegnarsi all’una ed all’altra assenza. Da una parte l’amico, dall’altra il collega, un diesel indistruttibile capace di scrivere pezzi in piena emergenza, a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno. Capace di risolvere problemi, senza mai crearne. Di dare l’esempio.  Con la solita passione, la solita competenza, e la solita enorme disponibilità. Nello sport da sempre, a Roma Francesco Nuccioni era davvero molto conosciuto.
Qualcuno oggi qui a Metro ha tirato fuori delle vecchie fotografie, di quando il giornale iniziava la sua avventura e tra colleghi si giocava ancora a calcetto (Francesco era portiere, e io non c’ero ancora): sembra passato un secolo da allora, o forse due, ed è proprio questa enorme distanza ad avermi dato improvvisamente la misura di quanta acqua sia passata sotto i ponti e quanti anni di lavoro, poi, abbiano cementato un rapporto.    
L’ultima volta che ci siamo visti fu alla presentazione di un libro.
Qualche settimana fa.
Ero seduto in ultima fila e lui, arrivando da dietro, mi ha bisbigliato all’orecchio: «domani la Roma prende Iago Falque», tutto divertito dal mio mio stupore da neofita dello sport d’un tratto distratto dalla presentazione del libro.
«Iago chi?», ho risposto tra signore che mi facevano segno di stare zitto.
Il giorno dopo, naturalmente, Iago Falque ha firmato con la Roma.
Neanche a dirlo, Nuc.
A.B.
 
I funerali si terranno domani mattina a Roma alle 10 nella chiesa di Santa Paola Romana alla Balduina, in via Duccio Galimberti 9.

15 Luglio 2015
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