Operato nella notte capotreno aggredito col machete
SICUREZZA Una corsa disperata per salvare il braccio amputato ieri notte da un colpo di machete. È quella dei chirurghi di Niguarda che per tutta la notte hanno operato il capotreno 31enne colpito insieme a un collega ieri verso le 21 alla stazione di Villapizzone da cinque sudamericani. La brutale aggressione era scattata quando il dipendente di Trenord aveva chiesto al gruppo di esibire i biglietti. In suo soccorso era intervenuto anche il collega che se l’è “cavata” con un trauma cranico.
I medici fanno sapere che il capotreno ha subito una subamputazione del braccio. Secondo il bollettino medico diffuso poco fa dall’ospedale Niguarda, si è cercato di recuperare la funzionalità dell’arto. Il braccio sinistro della vittima, quindi, è stato riattaccato, e la prognosi verrà sciolta nei prossimi giorni. L’intervento chirurgico subito dal controllore 30enne si è concluso alle 6.30 di stamattina.
«Siamo sconvolti per quello che è successo questa notte. Il livello di insicurezza è troppo alto. Vogliamo il presidio dei militari in tutte le stazioni e sui treni forze dell’ordine armate, formate e pronte anche a sparare», ha detto stamane l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte (FI), dopo che questa mattina ha visitato i feriti.
Intanto sono stati portati in questura due persone sospettate di far parte del gruppo di aggressori. Da quanto si apprende farebbero parte di una gang di Latinos.
ANDREA SPARACIARI
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