Machete Trenord
7:11 pm, 21 Marzo 16 calendario

Trenord: aggredita a martellate e rapinata

Di: Redazione Metronews
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TREVIGLIO Dopo il machete, il martello. Nuova aggressione a bordo di un convoglio Trenord. La vittima è una  22enne colpita con un martello frangicristalli sabato sera alle 21 nei pressi della stazione di Cassano D’adda. Viaggiava sul treno 23078 partito da Treviglio alle 20,40 e diretto a Varese.
La giovane è stata colpita e derubata da un romeno pregiudicato di 32 anni che è stato fermato dai carabinieri poco dopovicino alla stazione. La giovane, ricoverata al San Raffaele, è stata operata d’urgenza alla testa. Non è in pericolo di vita, ma per lei la prognosi è di un mese. 
Secondo la ricostruzione della ragazza, che nonostante abbia  riportato una frattura cranica e un’altra alla mano destra, non ha mai perso conoscenza, l’uomo l’avrebbe assalita alle spalle mentre era seduta in un vagone da sola.
Dopo averla colpita con numerose martellate, l’uomo ha afferrato la sua  borsa  (che conteneva 15 euro e uno smartphone) e sarebbe sceso alla stazione di Treviglio. Nonostante si fosse liberato di alcuni abiti molto vistosi, i carabinieri lo hanno identificato quasi subito grazie alle immagini riprese dalle telecamere  della stazione di Treviglio.
Il romeno ha precedenti per reati contro il patrimonio, anche violenti e nel 2015 era stato sottoposto a una misura di espulsione e accompagnamento alla frontiera, dopo la quale è rientrato in Italia clandestinamente.
Le reazioni
 Per l’assessore Sorte: «L’aggressione alla ragazza di Treviglio è davvero inquietante. Oltre che per la gravità del fatto, perché l’episodio denuncia lo stato di abbandono della legalità che si vive anche nella nostra Regione». Nanni (M5s), invece, punta il dito contro Sorte e Maroni e parla di “flop” dell’operazione Security Team  costata 7 milioni di euro.  ANDREA SPARACIARI
“MA QUELL’AGGRESSIONE CI SAREBBE STATA COMUNQUE”
MILANO «Quell’aggressione, anche se fossimo stati ancora in servizio, ci sarebbe stata ugualmente». A parlare è M.M., ex  dipendente della GF Security, la società  alla quale Trenord aveva affidato (senza bando) il controllo sui vagoni dopo l’aggressione col machete ai due capitreno di giugno scorso.
Oggi quei 150 agenti non sono più sui treni, perché l’appalto dopo tre mesi è scaduto, ma le guardie giurate promesse da Maroni (e per le quali il Pirellone ha stanziato 2,3 milioni) ancora non sono in servizio. Manca l’ok della Prefettura che deve autorizzare ogni addetto. Ma  prima di essere operative, le guardie devono essere formate e passare un’esame, e dalla Prefettura fanno sapere che la formazione è appena finita. Quindi ci vorranno almeno un paio di settimane per vederli all’opera.
Per Del Vicario, segretario del Savip, il nuovo appalto per le guardie giurate  è poco chiaro: «Trenord, abbandonata GF Security, si rifiuta di svelare quanto sia il suo  valore, se lo ha assegnato con una gara e chi l’abbia vinto».Di sicuro c’è però che oggi sui treni non c’è nessuno ad assicurare l’incolumità di personale e  passeggeri.      
M.M., come agente di security, che mansioni aveva?
Formalmente avevo mansioni di portierato, in realtà scortavo i capitreno.
Dovevate anche fare sicurezza ai passeggeri?
No.
Lavorava sulla tratta dove è stata assalita la 22enne?
  Sì e anch’io sono stato vittima di un’aggressione: ho difeso un controllore da un passeggero senza biglietto. ANDREA SPARACIARI

21 Marzo 2016
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