Immigrati
8:12 pm, 9 Giugno 15 calendario

In aumento i migranti che ritornano a casa

Di: Redazione Metronews
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ROMA La perdita di lavoro, in conseguenza della crisi, con l’impossibilità di rinnovare il permesso di soggiorno. È la principale causa (45% dei casi) del flusso in controtendenza che sta spingendo sempre più migranti ad usufruire degli aiuti per tornare nel Paese di origine, grazie alla misura del «Ritorno volontario assistito» (con pagamento del viaggio) finanziato dalla Ue.
Viaggio pagato
I numeri sono evidenti: si è passati dai soli 228 ritorni volontari assistiti effettuati nel 2009 ai 1.015 del 2014, per un totale di 3.219 in cinque anni. Nel 2015 la previsione è di circa 800 ritorni assistiti. La metà dei rimpatri riguarda cittadini originari dell’Ecuador, seguiti da peruviani, tunisini, marocchini e brasiliani. Le partenze sono soprattutto da Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. L’aumento del ricorso a questa misura è dovuto anche ad una maggiore informazione sulla possibilità di ricevere aiuto per il reintegro in patria. Con giugno 2015 si chiude il primo ciclo di programmazione del Fondo europeo per i rimpatri (cofinanziato da Commissione Ue e ministero dell’Interno), mentre in Italia è stata costituita la Rete Rirva della quale fanno parte tra gli altri 62 Comuni, 16 Consorzi di Comuni, 21 Province, 8 Regioni, 10 Asl e 2 Prefetture.
Maroni: stop a trasferimenti
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha scritto ai prefetti chiedendo «di sospendere le assegnazioni nei Comuni lombardi» di nuovi arrivi tra i migranti «in attesa che il governo individui soluzioni di accoglienza temporanea più eque, condivise e idonee, che garantiscano condizioni reali di legalità e sicurezza». «Secondo i dati resi noti dal Viminale – scrive Maroni – la Lombardia è la terza Regione, dopo Sicilia e Lazio, come percentuale di presenze di immigrati nelle strutture di accoglienza. Ricordo che abbiamo già oltre un quinto degli immigrati regolari presenti in Italia». No anche dai governatori di Veneto e Liguria. Ma i prefetti replicano: «Prendiamo ordini dal governo». E il ministro Alfano scrive: «No comment su lettere dei governatori ai prefetti: siamo seri. Migranti tema mondiale che la Lega Nord trasforma in questione meridionale. Ingiusto».
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9 Giugno 2015
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