Immigrati
12:33 am, 16 Giugno 15 calendario

Migranti, la soluzione la “direttiva Kosovo”

Di: Redazione Metronews
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Roma. Chiusura di Schengen, trattato di Dublino, impronte digitali. Una ridda di informazioni contrastanti. Ci aiuta a fare chiarezza Paolo Oddi, avvocato esperto di diritti degli stranieri e membro dell’Asgi, associazione studi giuridici sull’immigrazione. 
Avvocato, ma la Francia può sospendere Schengen?
Ufficialmente sostiene di non averlo fatto ma di applicare “solo” il trattato di Chambery, un accordo bilaterale del 1997 sui controlli transfrontalieri. Non c’entra nulla, ed è di valore inferiore a Schengen. Di fatto hanno chiuso i confini e non può essere tollerato dall’Europa.
Che infatti ha avviato una verifica.
Giusto. I casi di sospensione di Schengen sono rari in 10 anni ed eccezionali. Un gruppo di eritrei disperati non lo è. 
L’Europa sembra che stia solo a guardare…
La soluzione proposta dalla Commissione Ue di redistribuire i 40mila profughi tra i Paesi non è accettata.
Le impronte digitali: perchè l’Italia non le prende più?
È previsto dal trattato di Dublino ma dal 2013 l’Italia non lo fa più e gli stranieri non identificati transitano nel resto d’Europa. L’Italia è un Paese quasi esclusivamente di transito. Circa 100mila migranti sono sbarcati qui e non si trovano più. Ora il resto d’Europa vuole che le prendiamo perchè così li identifichiamo. Ma non si può costringere delle persone che non vogliono essere identificate a dare le impronte. Li si può denunciare, ma è come denunciare un fantasma, una persona senza identità. 
Il piano B la convince?
Renzi sta provando a ottenere con le buone una cooperazione che non mi sembra stia arrivando. Dovrebbe poi insistere per l’applicazione completa di Dublino, e fare in modo che le domande di asilo si facciano non solo nel primo Paese di approdo. E se la Ue dice di no? Allora non resta che derogare unilateralmente a Dublino. Però diventa una guerriglia. 
E la soluzione?
L’applicazione della direttiva Ue 55 del 2001 sulla protezione umanitaria nata per il Kosovo. In caso di afflusso straordinario, i Paesi Ue si dividono le quote, danno un permesso straordinario che consente ai migranti di ricongiungersi con i parenti e di circolare. Ma con quale autorità la proporremmo visto che le resistenze  arrivano dalle nostre stesse regioni?
STEFANIA DIVERTITO

16 Giugno 2015
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