Immigrati
9:14 pm, 15 Giugno 15 calendario

Sui profughi scintille tra Italia e Francia

Di: Redazione Metronews
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ROMA «L’Europa ha il dovere di affrontare il problema immigrati tutti insieme. Per noi questo è il piano A. L’atteggiamento muscolare che alcuni ministri di Paesi esteri stanno avendo va nella direzione opposta. Se l’Europa non farà la sua parte faremo da soli. Questo è il nostro piano B». Il premier Matteo Renzi replica al muro francese e lascia trasparire che, tra i “provvedimenti di emergenza”, potrebbe esserci anche la concessione di un permesso temporaneo che consenta ai migranti di varcare qualsiasi frontiera e circolare in tutto il territorio europeo.
Basta atteggiamenti “muscolari”
Il riferimento agli atteggiamenti “muscolari” rimanda alle dichiarazioni del ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, secondo il quale «in base al Trattato di Dublino la maggior parte dei richiedenti asilo devono risiedere nel Paese Ue di ingresso. Quando in Francia arrivano migranti che sono transitati e sono stati registrati in Italia, si applica il diritto comunitario e devono essere restituiti all’Italia. Quei migranti – ha aggiunto in riferimento alla situazione di Ventimiglia – non hanno il diritto di passare e devono essere gestiti dall’Italia». Angelino Alfano sarà in Lussemburgo martedì per un incontro con gli altri ministri dell’Interno europei. Si lavora ad un testo di compromesso – in vista del vertice dei capi di Stato e di governo del 25 e 26 giugno – per una proposta «vincolante» di redistribuzione dei profughi «non imposta ma concordata» sulla base di criteri oggettivi (popolazione, Pil, disoccupazione e numeri di richiedenti asilo accolti in precedenza) lasciando intatte le sovranità nazionali.
Suddivisione degli arrivi
 
I criteri dovrebbero scattare da fine di luglio, insieme ad un maggiore impegno nell’identificazione dei migranti: quelli “economici”, che non hanno diritto alla protezione, verrebbero rimpatriati riducendo i numeri di quelli da distribuire. Per fare ciò in tempi rapidi è necessario che i cosiddetti “hotspot” diventino più efficienti e che la divisione fra gli aventi diritto all’asilo e i migranti economici sia affidabile. Così diventerebbe difficile per gli altri Paesi rifiutare di accogliere la parte di richiedenti asilo che spetta loro.
Fermi a Ventimiglia
«Le immagini dei migranti sugli scogli di Ventimiglia sono un pugno in faccia all’Europa», ha detto Alfano. Nella cittadina ligure sono ancora bloccati circa duecento immigrati, che  hanno protestato gridando: «Indietro non torniamo». Intanto sono 1.300 i profughi che hanno dormito nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Milano. Altrettanti sono stati quelli assistiti a Roma.
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15 Giugno 2015
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