Charlie Hebdo
10:53 am, 9 Gennaio 15 calendario

I due killer barricati ma in trappola. Blitz in corso

Di: Redazione Metronews
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PARIGI. La caccia grossa ai terroristi di Parigi è alle battute finali. Dopo 48 ore di ricerche che hanno coinvolto 90 mila agenti speciali e non, i due artefici della strage nella redazione di Charlie Hebdo è arrivata a conclusione.
I due fratelli sono stati rintracciati a Dammartin en Goele, all’interno di una piccola stamperia nella zona industriale del villaggio, e hanno catturato un ostaggio. Nella zona c’e un imponente schieramento di polizia e cinque elicotteri che la sorvolano. Il blitz è in corso.
Una sparatoria con un inseguimento di auto è avvenuta a nord-est di Parigi,con i due fratelli Kouachi, ritenuti responsabili dell massacro al Charlie Hebdo.  Il violento scontro a fuoco e’ avvenuto sulla nationale 2, a Seine et Marne, a nord-est di Parigi.  In un primo momento si era parlato di due vittime e 20 feriti, ma la Procura ha smentito.
Tutte le strade di accesso a Dammartin en Goelle sono state bloccate. Gli abitanti del villaggio sono stati invitati a non uscire di casa e stare lontani dalle finestre. Le forze dell’ordine stanno anche trattando con i due fratelli le condizioni di una resa.
Il presidente francese, Francois Hollande, ha interrotto una riunione di emergenza e sta seguendo insieme al ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, e a quello della Giustizia, Christiane Taubira, gli avvenimenti in corso nella zona di Dammartin en Goele.
Cecchini appostati sui tetti. L’ostaggio ha un nome
La persona tenuta in mano dai sequestratori potrebbe essere Michel Catalano, il direttore dell’azienda di segnaletica. La famiglia non ha sue notizie da questa mattina: lo quanto riporta ‘Europe 1’, sottolineando che i familiari temono che l’uomo sia stato preso in ostaggio.
Ci sono dei cecchini appostati sui tetti dei capannoni nella zona industriale. Lo riferisce il sito di Le Parisien, citando il responsabile di una delle fabbriche vicine. I dipendenti sono barricati all’interno sotto la protezione della polizia. Una donna ha raccontato ai giornalisti che alla figlia, commessa di un negozio vicino, è stato detto di spegnere tutte le luci e barricarsi all’interno. La giovane ha voluto rassicurare la madre, dicendole al telefono che è protetta dagli agenti dei reparti speciali della gendarmeria.
“Vogliamo morire da martiri”
Proseguono i negoziati fra gli attentatori e la polizia. Secondo quanto rivelato da Yves Albarello, deputato dell’Ump (centrodestra), che si trova nella sala dell’unità di crisi nel municipio di Dammartin-en-Goele, in un colloquio telefonico tra la polizia e i due fratelli barricati nell’azienda di produzione di insegne e stand per fiere della società Creation Tendence Decouverte (CTD), gli attentatori hanno dichiarato di “voler morire da martiri”.
Intorno, il caos. Circa 300 tra bambini e insegnanti di una scuola primaria sono barricati all’interno dell’istituto. E poco più in là gli studenti, gridando “Charlie. Charlie!”, saranno evacuati in sicurezza con autobus per circa 1000 alunni di 4 scuole diverse.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama è andato all’ambasciata francese di Washington, per presentare le sue condoglianze per l’attacco di mercoledì alla sede di Charlie Hebdo. «A nome di tutti gli americani – scrive Obama – rivolgo il nostro più profondo cordoglio e solidarietà al popolo di Francia a seguito del terribile attentato terroristico a Parigi. Come alleati attraverso i secoli, ci troviamo uniti con i nostri fratelli francesi al fine di garantire che sia fatta giustizia e il nostro modo di vivere sia difeso». Il presidente americano conclude il suo messaggio scrivendo: «Vive la France!».
METRO
 

9 Gennaio 2015
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