Capodanno
3:53 pm, 30 Dicembre 14 calendario

Festeggiamo il Capodanno Ma perché proprio il primo gennaio?

Di: Redazione Metronews
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ROMA Capodanno è arrivato. Ma ci siamo chiesti perché si festeggia l’inizio dell’anno proprio il primo gennaio? In fondo a ben pensarci non è proprio una data “naturale”. in passato infatti – e ancora oggi in diverse parti del mondo – il Capodanno è collocato in altre date, spesso legate alle stagioni, in particolare alla Primavera. L’equinozio di marzo o comunque altre date del risveglio della natura sono da sempre state considerate perfette per un nuovo inizio. Anche in Italia nei secoli passati si festeggiava spesso il nuovo anno a primavera, magari in coincidenza con la festa dell’Annunciazione dell’Angelo a Maria, il 25 marzo. E in fondo anche noi abbiamo un capodanno “sociale”, quello di settembre, alla ripresa delle scuole e del lavoro, quando inizia appunto l’anno sociale. 
E allora il primo gennaio? Anche questa festa, come molte altre, deve molto a Roma. Il primo gennaio è sempre stata una festa nell’antica Roma, era l’inizio del mese dedicato a Giano, dio del tempo e dei cambiamenti. Ma restava una festa minore, e anche gli antichi romani avevano altre date per festeggiare il capodanno, per lo più in primavera. Ma poi da festa minore i romani iniziarono a concentrare in questa data l’inizio dell’anno politico e i festeggiamenti con pranzi, feste, regali e gioco dei dadi (i giochi d’azzardo erano tipici dei Saturnalia di fine dicembre: ed ecco spiegati anche la Tombola e il Sette e mezzo). 
Il primo gennaio dunque è Capodanno perché a partire dal 153 a.C. i consoli di Roma iniziarono a entrare in carica in quella data. Presi gli auspici positivi potevano indossare la toga praetexta e ricevere la salutatio di amici e clienti. Cominciava poi la solenne processione aperta dai littori e affollata dai sostenitori, diretta al Campidoglio dove i consoli ricevevano l’acclamazione pubblica, sacrificavano un toro bianco ed esprimevano i vota publica, cioè i voti per il benessere dello Stato durante il loro anno di magistratura. Fu poi Giulio Cesare un secolo dopo a consacrare questa data come Capodanno. In quel giorno si offriva a Giano il farro mescolato a sale e lo ianual, una focaccia di farina, formaggio grattugiato, uova e olio. Era usanza invitare a pranzo gli amici, scambiarsi doni (miele, datteri, fichi secchi, un po’ come oggi) “perché l’anno qual cominciò sia dolce” (Ovidio) e ramoscelli d’alloro detti strenne. Questo capodanno era un giorno lavorativo, come ricorda Ovidio: “Consacrai al lavoro l’anno che appena comincia, perché non s’auspicasse l’intero anno ozioso” (un po’ come dire: chi lavora a Capodanno lavora tutto l’anno).
Ma come detto anche in seguito non tutti scelsero di iniziare l’anno a gennaio. Il secondo passo che ha consacrato questa festa avviene sempre a Roma, ma stavolta c’è di mezzo un Papa. Fu infatti Gregorio XIII nel 1582 a riformare il calendario tutt’ora in uso (detto appunto gregoriano) e a decidere quindi che l’anno iniziasse il primo gennaio. Quella scelta però ha impiegato un sacco di tempo ad affermarsi. Le altre nazioni europee, soprattutto quelle protestanti per motivi ideologici, ma anche le città italiane non si conformarono subito alla proposta pontificia, per quanto essa fosse scientificamente fondata e utilissima per rimettere in pari il corso delle stagioni reali con le date formali. Ancora nel Settecento c’era chi non seguiva questo computo del tempo, e per la verità come è noto a tutt’oggi nel mondo ortodosso si segue il precedente calendario giuliano. Però ormai anche a livello internazionale il calendario utilizzato è quello gregoriano, anche nelle culture che tradizionalmente seguono altri computi dei mesi e degli anni. E quindi in tutto il mondo, fuso orario per fuso orario, adesso il Capodanno si festeggia il primo gennaio.
Auguri! Buon 2015!
OSVALDO BALDACCI

30 Dicembre 2014
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