Omicidio
9:35 pm, 3 Dicembre 14 calendario

Loris, “c’è un indagato ma non posso dire chi è”

Di: Redazione Metronews
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RAGUSA «Oltre al fascicolo a carico di ignoti – ha detto il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia – c’è l’iscrizione nel registro degli indagati di una persona ma per  adesso non possiamo dire chi sia. Che ci siano attività in questo momento non vuol dire che si stia indagando una singola persona. Tali  attività servono per l’acquisizione di elementi utili per il prosieguo delle indagini». Per l’uccisione del piccolo Andrea Loris Stival si indaga per sequestro di persona e omicidio volontario. Il procuratore ha poi ribadito che le “uniche informazioni ufficiali riguardanti il caso sono quelle veicolate dalla Procura. Tutto il resto – ha concluso Petralia- rischiano di essere informazioni sbagliate e che danneggerebbero, forse in modo irreparabile, le indagini”.
Ora molto gira intorno ai video delle telecamere di sorveglianza sparse per le vie di Santa Croce Camerina.  “Esiste una serie di video che sono allo studio. Ci sono 42 telecamere su 24 ore e sono tutte interessanti ed utili”, ha detto il pricuratore. Materiale difficile da decifrare al meglio, ma che sembrerebbe smentire la versione data dalla mamma, che aveva raccontato di aver lasciato davanti scuola il piccolo Loris – il bimbo di 8 anni ucciso  sabato nel ragusano. Dalle immagini il bambino nell’auto non si vedrebbe. Avrebbe litigato con la madre e sarebbe andato via da solo davanti casa. Anche in conseguenza di queste incongruenze polizia e carabinieri hanno avviato una lunga perquisizione nell’abitazione dei genitori della piccola vittima. Veronica Panarello, che martedì sera è stata sentita tre ore dagli inquirenti e non ha riconosciuto gli slip ritrovati vicino all’ingresso della scuola, non è indagata. 
 
Intanto in paese l’amministrazione comunale ha ritenuto di annullare il programma delle iniziative ‘Natale 2014’. Il sindaco ha infatti reso noto che in segno di rispetto e di lutto, il Natale non verrà  festeggiato con iniziative pubbliche né con festoni.
“I compagni di Loris hanno esposto in classe dei pensierini, chi delle ‘preghierine’ per ricordarlo nella maniera più spontanea possibile, con tanta tenerezza, naturalezza e guidati sempre in presenza dell’equipe di psicologi. Per quanto possibile, pian pianino e ben consapevoli che quanto accaduto non si può certo cancellare con un colpo di spugna, con l’aiuto di psicologi esperti stiamo cercando per quanto possibile di riportare la serenità tanto per i piccoli quanto per il corpo docenti”. Lo ha detto Giovanna Campo, la preside della scuola elementare di Santa Croce Camerina, nel ragusano, frequentata dal piccolo Loris.
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3 Dicembre 2014
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