Cinque anni a Guarischi l’uomo dei viaggi di Formigoni

GIUSTIZIA Cinque anni di reclusione e un risarcimento di un milione di euro. È la condanna stabilita ieri per l’ex consigliere regionale Pdl Massimo Gianluca Guarischi, accusato di corruzione aggravata e turbativa d’asta nel processo sugli appalti truccati nella sanità lombarda. Assolto invece Luigi Gianola, ex direttore dell’azienda ospedaliera di Sondrio. I pm – che nella requisitoria avevano sostenuto che: “la regola per 10, 15 anni nella gestione della sanità lombarda è stata che non si potevano concludere contratti per servizi di fornitura se non vi era la disponibilità delle imprese a versare denaro con la presenza di intermediari legati a referenti politici”, hanno dimostrato come Guarischi, fungesse da intermediario tra imprenditori, manager ospedalieri ed esponenti politici regionali della giunta di Roberto Formigoni per veicolare mazzette utili a sbloccare finanziamenti regionali per forniture in campo sanitario. Per lo stesso procedimento avevano patteggiato gli imprenditori Giuseppe Lo Presti e i figli Salvo e Gianluca, l’ex direttore della Padania Leonardo Boriani.
Le vacanze del Celeste
I magistrati hanno così patteggiato con gli impreditori, condannato l’intermediario e affrontano ora il livello politico. Cioè lo stralcio di inchiesta che coinvolge l’ex presidente Formigoni, accusato di corruzione e turbativa d’asta. All’ex governatore, secondo i pm, Guarischi avrebbe pagato voli privati per una serie di viaggi e vacanze trascorse assieme tra il 2009 e il 2013 in Sardegna, Croazia e Sudafrica (per un safari). A questo proposito, i giudici hanno ordinato di indagare per falsa testimonianza un’amica di Formigoni che aveva partecipato a quei viaggi, Luana Cazzato, la quale sostenne in aula che “ognuno pagava le sue quote e le spese venivano divise”. Per i giudici mentiva, perché pagava Guarischi.
ANDREA SPARACIARI