amianto
10:17 pm, 18 Novembre 14 calendario

Processo Eternit. “Siamo pronti ad ogni evenienza”

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA. Luca è nella sua stanza d’albergo insieme con Luigi Prunotti, l’autore del libro “Amianto, una storia operaia”. Per tutti è solo Luigi, un combattente, esattamente come Luca. Sono arrivati a Roma da Casale Monferrato, l’epicentro del dramma Eternit. Ma ritorneranno a casa delusi. Oggi la Cassazione dovrebbe mettere la parola fine al processo contro il patron di Eternit, il multimiliardario Stephan Schmidheiny, che dopo due sentenze di condanna non solo non ha trascorso un giorno in carcere, ma sbandiera una nuova verginità da ambientalista. Però ieri sera si è sauto che la Cassazione sta prendendo tempo e oggi rinvierà la sentenza: ci sarà bisogno di altre udienze. «Non ci faremo scoraggiare da un rinvio». Luca parla a nome del collettivo “Voci della Memoria”, una sorta di Wu Ming dell’amianto, una costola dell’associazione vittime di Casale Monferrato. Non hanno perso una sola udienza del processo di Torino.
Temete un colpo di mano? Non sembra possa esserci alternativa a una terza condanna.
Dopo la sentenza Cucchi, tutto può succedere. Gli scenari sono tre: la conferma della condanna, un’assoluzione, o come la Thyssen, con il rinvio a un nuovo processo d’appello. Nulla è scontato: parliamo di una lobby potentissima. Qualcuno ha anche provato a farci chiudere il profilo Facebook con due segnalazioni. 
Avete vinto anche questa battaglia.
Con l’aiuto Facebook Italia: quando hanno capito chi siamo, ci hanno riattivato il profilo. 
Casale potrà sforare il patto di stabilità per la bonifica. Una bella notizia…
È una polpetta avvelenata dello Sblocca Italia.
In che senso?
È stato inserito in quella legge che prevede devastazione per il resto d’Italia. Non riusciamo a gioire. Noi abbiamo portato la battaglia a fianco di tante altre, dai No Tav a Stop biocidio. Non ci sentiamo quelli dell’Eternit, ci sentiamo parte di una rete di cittadini pronti a combattere insieme. Quindi anche se rinviano la sentenza, anche se provano a toglierci la voce, abbiamo una certezza: non saremo mai soli. 
Voi siete giovani, avete mai pensato di andare via?
Non per l’amianto che ha tempi di incubazione lunghissimi. Se lo facciamo è per scappare da precariato e disoccupazione, nulla di differente da quanto accade a moltissimi altri nostri coetanei. 
STEFANIA DIVERTITO

18 Novembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo