Suzanne Lacy IL genere dell’arte

MILANO In attesa della riapertura della rinnovata sede di Prato, prevista per la primavera del 2015, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci riparte con una nuova stagione nella sede milanese, in Ripa di Porta Ticinese 113, dedicata a protagonisti dell’arte internazionale negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta del XX secolo. È Suzanne Lacy ad aprire la serie con la retrospettiva tematica Gender agendas. La mostra, curata dal nuovo direttore Fabio Cavallucci, con Megan Steinman e l’archivio Suzanne Lacy, presenta lavori sulla condizione femminile, dallo sfruttamento sessuale all’invecchiamento, dal razzismo al lavoro. Le opere spaziano dal corpo alle riflessioni intime, alle performance che coinvolgono decine di artisti e migliaia di spettatori. È quest’ultima parte che costituisce il filo conduttore della personale, seguendo uno dei leitmotiv della ricerca dell’artista di Los Angeles: l’indagine sulla realtà delle donne svolta in modo intimo o attraverso una carica politica e civile che si avvale del potere dell’arte come strumento di lotta e di promozione di idee libertarie. Gender Agendas, Milano, Museo Pecci, dal 14/11 al 6/1; www.centropecci.it.
MAURIZIO ZUCCARI