8:24 pm, 8 Luglio 14 calendario

I legali di Bossetti Rifare test Dna

Di: Redazione Metronews
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Bergamo. È durato circa tre ore l’interrogatorio di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore in carcere con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa il 26 novembre 2010 da Brembate Sopra e trovata senza vita tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola. Assistito dai legali Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, il 44enne operaio edile ha risposto alle domande del pm di Bergamo Letizia Ruggeri. Secondo indiscrezioni l’uomo non ha fornito, diversamente da alcune anticipazioni giornalistiche, alcun nome di eventuali persone coinvolte nell’omicidio. Bossetti avrebbe invece proposto un’ipotesi alternativa a quella della Procura per la presenza delle macchie del suo sangue sui vestiti di Yara Gambirasio.
“Ha chiarito le cose uscite sui giornali”
Gli avvocati hanno spiegato: «Bossetti ha tenuto a chiarire una serie di aspetti relativi a illazioni uscite in queste settimane sulla stampa, come per esempio quelle relative all’eccessiva frequentazione di centri estetici. Per il resto possiamo soltanto dire che ha risposto a tutte le domande del pm, ha continuato a dichiararsi innocente e a dimostrarsi determinato nella propria difesa». I legali hanno confermato che nel corso dell’interrogatorio Bossetti ha anche proposto una risposta alternativa per la presenza delle sue tracce biologiche sugli indumenti di Yara, «ma per il momento la questione è protetta da segreto istruttorio». Infine gli avvocati Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni hanno confermato che chiederanno la ripetizione dell’esame del Dna: «Aspettiamo la chiusura dell’indagine per conoscere a nostra volta in modo più approfondito tutte le carte della Procura».
 
(Metro)

8 Luglio 2014
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