Pirce Brosnan non si butta gi

Quattro sconosciuti si incontrano la notte di Capodanno in cima al grattacielo più alto di Londra e tutti e quattro vogliono buttarsi giù. Ma, colpiti dalla coincidenza, desistono, decidendo che nessuno di loro si suiciderà per almeno 6 settimane. La notte di San Valentino si ritroveranno sullo stesso grattacielo per vedere se nel frattempo è successo qualcosa nelle loro vite. La storia viene fuori dalle pagine del best seller di Nick Hornby ed è diventata il film “Non buttiamoci giù” firmato da Pascal Chaumeil, presentato alla Berlinale e dal 20 marzo nei nostri cinema con Pierce Brosnan nel cast. È un vanitoso presentatore accusato di pedofilia per aver avuto rapporti con una sedicenne.
Mr . Brosnan, non ha avuto titubanze ad accettare?
No. So che dei colleghi hanno rifiutato, ma io non ho paura e ora più che mai, dopo che la notorietà di 007 mi ha permesso di scegliere i miei film, sono sempre pronto a buttarmi in ruoli difficili, i più stimolanti.
E come vive le conseguenze della notorietà che si abbattano sul suo personaggio ma che anche lei conosce?
Fanno parte del lavoro. L’apparire è semplicemente un aspetto della nostra professione che va gestito, piaccia o non piaccia. A me non interessa.
Ma la depressione l’ha mai tocca?
Non mi appartiene. Ho vissuto momenti drammatici, quando ho perso prima mia moglie e poi mia figlia, ma amo troppo la vita per pensate di buttarla via… È un talento anche questo: non tutti sanno coltivare amore e amicizia, stupore e affetto per le cose, gioia per il lavoro. Ma è questo che ci salva dalla depressione e da ciò che le somiglia.
Silvia di Paola
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