Economia
12:23 pm, 9 Giugno 24 calendario
4 minuti di lettura lettura

Fed verso la riunione, si prevedono tassi invariati

Di: Redazione Metronews
condividi

Dopo la Bce, che a quasi due anni dall’inizio del rialzo dei tassi di interesse ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base, la prossima settimana tocca alla Federal Reserve rendere nota la propria decisione di politica monetaria. La riunione del Fomc (Federal Open Market Commitee) è in calendario mercoledì e giovedì prossimi e la previsione pressochè unanime degli analisti è che la Fed lascerà i tassi invariati.

Tassi fermi da luglio 2023

Attualmente sono fermi da luglio 2023 in un intervallo tra il 5,25% e il 5,5%. L’attenzione degli investitori si concentrerà quindi sulla nuvola dei dots e cioè su quei ‘puntinì che prevedono i futuri movimenti dei tassi. Il dot plot insomma, in occasioni come queste, diventa più importante dell’annuncio stesso sui tassi. In pratica ogni tre mesi la Fed, al termine della riunione del suo braccio operativo, il Fomc appunto, rende note le indicazioni di ciascun banchiere sul livello appropriato dei tassi al termine dell’anno in corso, dei due successivi e sul lungo termine.

Lo fa appunto attraverso un grafico formato da tanti punti quanti sono i membri del direttivo: lo stesso disegno che poi gli analisti scrutano con maniacale attenzione, quasi come se fossero dei fondi di caffè dalle capacità divinatorie. E cosa dirà mercoledì il dot plot? «Se dovessero indicare due tagli entro l’anno – spiega Vincenzo Bova, strategist di Mps – i mercati l’interpreterebbero come un’indicazione ‘dovish’ e cioè da colombe.

Economia Usa in buono stato

Al momento, infatti, la previsione prevalente è quella di un unico taglio a novembre, mentre l’altro taglio a settembre è dato solo al 58%». Al momento, dunque, la riunione di giugno dovrebbe terminare con tassi invariati, visto anche il buono stato di salute dell’economia statunitense. A maggio, la crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti si è rivelata infatti molto più forte del previsto, come certificato dal Dipartimento del Lavoro: il mese scorso nei settori non agricoli sono stati creati 272.000 posti di lavoro rispetto ad aprile, ben oltre i 190.000 attesi dagli analisti, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4% dal 3,9% di aprile, superando una soglia simbolica mai più toccata da 27 mesi a questa parte. I salari orari medi sono poi cresciuti di 14 centesimi (lo 0,40%) a 34,91 dollari, mentre rispetto a un anno fa l’incremento è stato del 4,08%.

Infine, il dato dei nuovi occupati di aprile è stato rivisto da 175.000 a 165.000, quello di marzo da 315.000 a 310.000, per un totale di 15.000 posti di lavoro in meno rispetto a quanto comunicato lo scorso mese. «La prossima settimana i mercati arriveranno molto carichi, per cui non è escluso che il giorno della riunione Fed possa esserci una doccia fredda, poichè la banca centrale Usa guarda molto attentamente alle buste paga a maggio, che sono salite più del previsto», commenta ancora Vincenzo Bova di Mps. Insomma, il mercato del lavoro Usa resta forte e quindi mercoledì con ogni probabilità la Fed tenderà a non ammorbidirsi più di tanto.

9 Giugno 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo