Leonardo mai visto al Castello Sforzesco
Riapre oggi al pubblico dopo 6 anni di studi e restauri la Sala delle Asse, il più importante ambiente del Castello Sforzesco in cui Leonardo da Vinci lavorò nel 1498 su incarico di Ludovico il Moro, dopo il Cenacolo. In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo, la Sala, scoperta alla fine dell’800 dopo cinque secoli travagliati in cui divenne anche deposito di armi e stalla con gli affreschi ricoperti di calce, sarà visitabile fino al 12 gennaio 2020. Durante la ricostruzione del Castello, nei primissimi anni del Novecento venne scoperta una complessa decorazione pittorica che nei progetti ricopriva la grande sala (15×15 per oltre 10 metri di altezza) trasformata in un gigantesco trompe-l’oeil: al centro una radice (detto il Monocromo perché disegnata a carboncino), alla base un pergolato di 18 alberi di gelso che si intrecciano sulla volta sorreggendo uno stemma e targhe Sforzesche. Attraverso la scenografica installazione multimediale “Sotto l’ombra del Moro”, i visitatori sono guidati nella lettura dello spazio integrale della Sala, spostando l’attenzione dalla volta alle pareti laterali, capendo come Leonardo abbia sviluppato qui il suo concetto di imitazione della natura tanto da immaginare un sottobosco e, al di là degli alberi, case e colline all’orizzonte. Per il sovrintendente Claudio Salsi del castello è l’evento più importante dell’anno Leonardesco a Milano.
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