12:01 am, 24 Giugno 23 calendario

Vegas Jones: “In un mondo in guerra musica e design sono la terapia”

Di: Orietta Cicchinelli
Vegas Jones
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Vegas Jones (al secolo Matteo Privitera, da Cinisello Balsamo) rapper classe 1994, presenta il nuovo mixtape “Jones” (Epic/Sony Music Italy), fuori da ieri.

Vegas Jones, come definirebbe il suo nuovo progetto?

«La parola che userei è sicuramente “evoluzione”, che è anche il titolo della prima traccia che fa da intro al disco. Ho sempre cercato di migliorarmi, progetto dopo progetto, sia a livello di suono che di contenuti, fino ad arrivare al nuovo mixtape. Ci ho messo un po’ a trovare la mia strada, ma sono contento e sicuro di esserci riuscito. Sono molto soddisfatto del lavoro, adesso vediamo il mondo là fuori…».

L’esigenza di intitolarlo semplicemente con il suo cognome?
«I titoli dei precedenti lavori sono sempre stati legati ai miei “nomi”: da “Chic-nisello” (mi chiamavano così, tempo fa) a “Bellaria”, che è il mio soprannome. “Jones”, in questo caso, è il mio cognome artistico, grazie a cui continuo il filone e porto avanti il mio viaggio».

Sonorità hip-hop e un mood solare, positivo, motivazionale e riflessivo, saltano fuori dal primo ascolto. Insolito per un’epoca cupa (tra guerre e crisi umanitarie) che stiamo vivendo.
«Il disco è una reazione anche a questo, ho sempre sfogato nella musica non solo le cose belle, ma anche la negatività. Nella nostra società, in questo momento storico, siamo in un limbo. Io non ho il compito e nemmeno le possibilità di fare nulla, ma per me stesso, sicuramente, ho la responsabilità di reagire. È un po’ il mio mantra: essere positivo, non abbattersi mai e ripetermi che tutti i problemi si possono risolvere. Sono inevitabili nella vita, non è possibile pensare che non si presentino, ma bisogna affrontarli con positività. Ogni giorno imparo qualcosa, da me stesso e dal confronto con gli altri, l’importante è avere spinta e motivazione».

“Jones” arriva dopo l’album “La bella musica” (Disco d’Oro) e l’EP “Giro veloce”, con 7 brani, tra rap e trap, realizzati con 6 grandi ospiti: Salmo, Mambolosco, Giaime, Nicola Siciliano, Tredici Pietro. Tra il 2021 e il 2023, altri 2 singoli “Amnésie” ft. Nika Paris e “Da Solo” feat Nitro e Nayt. Come nascono queste collaborazioni?
«Anche nel nuovo disco ci sono diversi featuring, 9 nello specifico (tra gli altri, Il Tre, Nitro & Nayt, Gemitaiz, ndr). In questo caso, ho chiamato degli amici di cui sentivo il bisogno. Quando ho iniziato a lavorarci, a metterci davvero la testa, mi sono accorto di avere tanto materiale. Abbiamo dovuto fare ordine e capire quali featuring potevano essere funzionali. Ho sentito l’esigenza, per questo progetto, di avere qualcuno che mi accompagnasse, anche se le canzoni sono tutte impostate da me. Sono tutte voci affini, dei compagni di viaggio».

C’è un artista con cui le piacerebbe lavorare? Anche in un campo diverso dalla musica…
«Un vero e proprio sogno sarebbe correre in pista con Lewis Hamilton, per me, un artista della guida».

Sul Festival di Sanremo e dintorni

Nel 2021 ha cantato “Gianna” di Rino Gaetano con Aiello per la serata delle cover. Che ricordo ha dell’Ariston?
«Purtroppo, un ricordo non molto positivo, ma solo perché eravamo in piena pandemia e non ho vissuto il Festival per come è in realtà e per come tutti lo conosciamo. Sanremo è una città viva, piena di colori e in quella settimana diventa ancora più bella, ma quando ci sono stato io, a causa delle restrizioni, tutto questo è mancato. L’esperienza all’Ariston in sé, alla fine, è andata molto bene, ma quell’atmosfera “sanremese” non l’ho, purtroppo, provata».

Tornerebbe al Festival, ma stavolta in gara?
«Sono fan di Sanremo, anche da prima che diventasse più appetibile verso i ragazzi e gli artisti che fanno il mio stesso genere. È una grande vetrina per farci conoscere e ormai penso sia stato sdoganato. Quando avrò il pezzo giusto, che possa piacere a un pubblico ampio, ma che allo stesso tempo mi rappresenti e non tradisca il mio stile, ci potrò pensare. Sarà una rivalsa per quel Sanremo un po’ “triste” che ho vissuto».

Un progetto. Un sogno by Vegas Jones.
«Sognando in grande, vorrei poter costruire un residence in una città vicino a Cinisello Balsamo, la mia città, e viverci con i miei amici. Mi affascina molto il mondo dell’immobiliare e delle costruzioni, mi ci sono avvicinato in questi ultimi anni. Ovviamente il main focus resta la musica, ora più che mai anche grazie al team con cui sto lavorando. Ma mi piace costruire, mi piace il design e l’idea del residence rimane una bellissima idea per poter vivere nel nostro paradiso».

24 Giugno 2023 ( modificato il 23 Giugno 2023 | 11:06 )
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