Samuel dei Subsonica: «La musica può raccontare la verità»
![Subsonica](https://metronews.it/wp-content/uploads/2022/04/Subsonica-1568x1158.jpg)
Microchip Temporale Club Tour dei Subsonica sbarca all’Alcatraz di Milano stasera e domani, dopo il successo di Torino, Firenze e Roma. Al centro i brani di Microchip Temporale, album uscito nel 2019, rielaborazione di Microchip Emozionale, arricchito dal tocco di 14 artisti: Achille Lauro, Coez, Coma Cose & Mamakass, Cosmo, Elisa, Ensi, Fast Animals and Slow Kids, Gemitaiz, Motta, Myss Keta, Nitro, Lo Stato Sociale e Willie Peyote. Sul palco il cofondatore della storica band Samuel (la Voce), Max Casacci (alla chitarra), Boosta (tastiere), Ninja (batteria) e Vicio al basso.
Samuel, com’è stato tornare live post pandemia?
«Una grande emozione che è un carico di energia per noi e per il pubblico. In questi anni non ci siamo mai fermati, ma le persone erano entusiaste di poter tornare finalmente a ballare ed essere vicini. Bellissimo rivedere tutti che si abbracciano, dopo le desolanti immagini di città vuote e morte. È stata una nuova rinascita anche come band. Una bella linfa vitale è in circolo: facciamone tesoro!».
Oltre a Ensi, ospite fisso del tour, chi ci sarà a Milano?
«Sicuramente Willie Peyote e poi chissà…».
In questo clima pesante, tra emergenza Covid e guerra, una musica può fare?
«Trasmettere un messaggio di positività: far capire che abbiamo bisogno di altro come esseri umani. Siamo finiti in un meccanismo di commercio esagerato e fare la guerra diventa un fatto commerciale, dove persino la vita è merce e viene calpestata. La musica può dire la verità contro la disinformazione. Certo, dare leggerezza con questa guerra così vicina a noi è difficile, pesante a volte, ma si deve! D’altronde, finché ci saranno le armi le guerre non cesseranno, ma la musica deve dire la verità».
Dopo quasi 30 anni di carriera, Samuel cosa si augura per i Subsonica e non solo?
«Innanzitutto la fine del massacro in Ucraina. Poi auguro a noi tutti di cogliere questo momento di rinascita, perché anche le cose brutte che abbiamo vissuto possano essere da stimolo positivo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA