Cinema
5:58 pm, 31 Luglio 24 calendario

Addio a Roberto Herlitzka, una vita tra teatro, cinema e tv

Di: Redazione Metronews
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Mancherà molto. Roberto Herlitzka è morto a 86 anni. Era nato a Torino il 2 ottobre del 1937. Considerato uno dei più importanti attori italiani, è noto soprattutto per le sue magistrali performance teatrali.

I messaggi di cordoglio per la morte di Herlitzka: il Teatro Basilica di Roma

Il Teatro Basilica di Roma in una nota ricorda “la sua poetica grandezza e la sua generosità nell’aver voluto donare al nostro pubblico la rappresentazione ‘detta’ di tutti i canti della Divina Commedia e la sublime interpretazione dell’’Enrico IV’. Il segno della sua arte rimarrà indelebile nel divenire del Teatro Basilica e di tutti coloro che vi lavorano”.

Lo Russo, sindaco di Torino: «Oggi piangiamo un grande maestro»

«Ci lascia Roberto Herlitzka – scrive sui social il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -, artista che nella nostra città era nato e che da Torino è partito per compiere un percorso che lo ha portato ad essere uno dei protagonisti del cinema e del teatro italiano, che oggi piangono un grande maestro».

Ammirati, Rai Fiction: «Herlitzka è stato un impareggiabile attore»

«Roberto Herlitzka è stato un impareggiabile attore, sottile, penetrante, essenziale – dice la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati -. Il pubblico della Rai lo ha conosciuto e apprezzato in fasi diverse della storia del servizio pubblico, dal tempo degli sceneggiati come “Un certo Harry Brent” o “La Certosa di Parma” all’attualità di grandi eventi seriali come “Il nome della Rosa”. Prove ogni volta diverse che si fanno ricordare per la duttilità e il rigore dell’interpretazione».

Il ministro Sangiuliano: «La sua voce e il suo volto ci mancheranno»

«Apprendo con dolore la notizia della scomparsa di Roberto Herlitzka – afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – un grande interprete di cinema e teatro che con passione, leggerezza e intelligenza ha attraversato oltre sessant’anni di storia dello spettacolo italiano, calcando i più importanti palcoscenici nazionali e lavorando per alcuni tra i maggiori maestri della nostra cinematografia. La sua voce e il suo volto ci mancheranno».

La formazione di Herlitzka all’Accademia con Orazio Costa

Di origine ceca, si forma presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico al fianco di Orazio Costa. Superata la crisi del secondo dopoguerra, inizia a lavorare sul palcoscenico dove interpreta opere come “Episodi e personaggi del poema dantesco”, “Don Giovanni”, “Il candelaio”, “Le mutande” e poi ancora “Come vi piace”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “Francesca da Rimini”, per proseguire poi con molte altre produzioni teatrali.

L’approdo in tv negli anni Settanta

All’inizio degli anni Settanta approda in televisione – con la miniserie diretta da Leonardo Cortese “Un certo Harry Bent”, in cui interpreta il ruolo dell’Ispettore Alan Milton – e debutta nel mondo del cinema dando vita a una carriera che, negli anni, sarà spesso divisa fra teatro, grande e piccolo schermo.

L’esordio cinematografico

Il suo esordio cinematografico è legato soprattutto alla regista Lina Wertmüller, sua storica amica, che lo sceglie per recitare nel suo “Film d’amore e d’anarchia ovvero: stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza… ” (1973), accanto a Giancarlo Giannini, Mariangela Melato, Anna Bonaiuto, Eros Pagni, Elena Fiore e Giuliana Calandra.

Il sodalizio con Lina Wertmüller

E’ l’inizio di un importante sodalizio che lo vedrà coinvolto in altre opere di rilievo dell’affezionata amica: “Pasqualino Settebellezze” (1976), “Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada” (1983), “Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico” (1986) e il film tv “Mannaggia alla miseria” (2009).

Herlitzka e il grande schermo

Tra le oltre cinquanta interpretazioni per il grande schermo è stato diretto da importanti nomi del panorama cinematografico italiano tra cui Emidio Greco (“L’invenzione di Morel”, 1974), Giuliano Montaldo (“Gli occhiali d’oro”,1987), Luigi Magni (“In nome del popolo sovrano”, 1990) ma soprattutto Marco Bellocchio che, dopo averlo diretto nel 1994 in “Il sogno della farfalla”, gli fa vincere nel 2004 il David di Donatello come miglior attore non protagonista e il Nastro d’Argento come miglior attore con il film “Buongiorno, notte” nel 2003, film in cui interpreta Aldo Moro, uomo politico italiano, cinque volte presidente del consiglio e presidente della Democrazia Cristiana che venne rapito il 16 marzo 1978 e ucciso il 9 maggio dalle Brigate Rosse. Con lo stesso film si aggiudica anche il premio Pasinetti (premio collaterale della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) come miglior attore nel 2003.

I premi ricevuti

Nel corso degli anni, sono numerosi anche i riconoscimenti e i premi ricevuti dall’attore, tra cui due premi Ubi per “La mostra” di Claudio Magris (2002/2003) e “Lasciami andare, madre” di Lina Wertmüller e Helga Schneider (2003/2004), due premi Flaiano per “Prometeo incatenato” (1994) e “Danza macabra” (2003), il Premio Gassman (premio teatrale italiano di giuria popolare in memoria di Vittorio Gassman) nel 2010 come miglior attore per gli spettacoli “Lasciami andare, madre” della stessa Wertmüller e “Lighea” di Ruggero Cappuccio.

Il 2012 è per lui un anno molto importante. Recita, infatti, in “Il rosso e il blu” di Giuseppe Piccioni ed è presente alla mostra veneziana con due lungometraggi: di nuovo con Bellocchio, in “Bella addormentata”, e “La città ideale” di Luigi Lo Cascio.

All’edizione 2013 dei Nastri d’argento riceve il Nastro speciale alla carriera. Nello stesso anno è un cardinale gourmet ed esorcista in “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.

Gli ultimi film di Herlitzka

Negli anni successivi torna a lavorare con Bellocchio (“Sangue del mio sangue” nel 2015 e “Fai bei sogni” nel 2016) e Sorrentino (“Loro” nel 2018), e partecipa a “Notti magiche” di Paolo Virzì (2018), “Lontano lontano” di Gianni Di Gregorio (2019), “Il bambino nascosto” di Roberto Andò (2021) e, come voce, in “Leonora addio” di Paolo Taviani (2022).

31 Luglio 2024
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