elezioni europee 2024
6:00 am, 29 Maggio 24 calendario

Luca Palamara (Alternativa Popolare): «Più coraggio e meno burocrazia»

Di: Lorenzo Grassi
Luca Palamara
condividi

In vista dell’appuntamento con le Elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024, Metro ha posto alcune domande a candidate e candidati di diversi schieramenti.

Luca Palamara è candidato come capolista di Alternativa Popolare nella Circoscrizione Centro.

Molti ritengono sia urgente una riforma della Ue, c’è però chi la vorrebbe più incisiva e chi meno.

«Sul punto occorre coraggio ed una scelta di campo e la risposta non può che essere quella di privilegiare una riforma più incisiva che superi l’unanimità e consenta all’Europa di svolgere un ruolo da protagonista nell’attuale congiuntura economica politica e sociale che stiamo vivendo. L’Europa deve essere più incisiva anche sul tema dell’immigrazione: la vita umana e il rispetto per la dignità delle persone deve venire prima di ogni cosa e deve favorire il rispetto di politiche comuni che riescano a gestire la complessità del fenomeno».

La sfida ecologica del “Green Deal Europeo” è imprescindibile. Ma come affrontarla?

«Le scelte in campo ambientale non possono tradursi con le politiche del “No”. Non è negando lo sviluppo che si protegge meglio la natura. La sfida per una transizione ecologica intelligente è difficile, ma possibile. I costi della transizione non devono ricadere interamente su cittadini e imprenditori».

Nello scacchiere geopolitico globale la Ue sembra contare sempre meno.

«Il conflitto tra Russia e Ucraina plasticamente evidenzia la necessità di prevedere un Esercito comune che maggiormente garantisca l’Europa il che impone il completamento del percorso teso a realizzare una definitiva integrazione del percorso europeo».

Che valore può aggiungere l’Italia per rilanciare quel grande sogno europeista di cui è stata pioniera e che oggi sembra essersi affievolito con derive nazionaliste?

«Come noto l’Italia è stata uno dei protagonisti della nascita e dello sviluppo dell’Unione Europea. Occorre riprendere quello slancio perché oramai l’idea di una Europa unita si è affermata nella stragrande maggioranza dei cittadini degli Stati membri. L’idea di piccoli staterelli che vogliono recitare un ruolo da protagonista appare non solo anacronistica ma anche fuori dalla realtà. Altro discorso è invece quello di battersi contro le disfunzioni che un eccesso di burocratizzazione ha portato in Europa: su questo e sullo snellimento delle procedure occorre un rinnovato slancio».

 

 

29 Maggio 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo