Comunicato sindacale e risposta dell'Editore
12:35 am, 17 Aprile 24 calendario

Comunicato sindacale e risposta dell’Editore

Di: Salvatore Puzzo
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Gentili lettrici e lettori di Metro,

vogliamo aggiornarvi sulla situazione del giornale. Lo scorso gennaio, al termine di una serrata trattativa, abbiamo siglato un accordo con ulteriori sacrifici a carico della redazione per mantenere in vita – a fronte di una congiuntura economico-editoriale molto difficile – questa storica testata freepress: dunque una drastica riduzione dell’organico (con prepensionamenti e dimissioni), oltre al prolungamento dei pesanti ammortizzatori sociali.

Tre mesi dopo ci troviamo con l’azienda che paga gli stipendi in grave ritardo e solo parzialmente. Una situazione insostenibile, mentre si continua a navigare a vista, senza strategie a lungo termine, con stampa e distribuzione ridotte ai minimi termini, senza alcun investimento tecnologico e con una inconsistente presenza online.

Una deriva pericolosa e inaccettabile che non può lasciarci in silenzio. Per questo le giornaliste e i giornalisti di Metro – testata pioniera del rivoluzionario fenomeno della freepress in Italia – si batteranno con ogni mezzo per impedire l’agonia e lo snaturamento di quella preziosa autorevolezza informativa che hanno costruito in oltre vent’anni di serio e costante impegno quotidiano.

Il Cdr di Metro

COMUNICATO DELL’EDITORE

Riscontriamo il comunicato del CDR di METRO e condividiamo la preoccupazione di tutti i giornalisti di fronte a una congiuntura negativa che, come si sottolinea, colpisce particolarmente il segmento editoriale.

Tale situazione è stata ultimamente rimarcata anche nel comunicato FIEG del 12 aprile 2024, messo in risalto sul nostro sito internet che, per bocca del Presidente Andrea Riffeser Monti, denuncia nei primi mesi del 2024 un calo del fatturato pubblicitario sulla stampa del 13,7% e addirittura un crollo del 53,6%, per la pubblicità legale nei quotidiani.

Per quanto ci riguarda, la situazione è tanto più preoccupante, poichè a fine dicembre 2023 la nostra storica Concessionaria Manzoni, del Gruppo Gedi, dopo un lungo sodalizio ultradecennale, ci ha lasciato senza valide alternative di raccolta pubblicitaria.

Tale decisone segue i deliberata del Gruppo della Famiglia Elkann-Agnelli, di volere smobilitare i propri investimenti in Italia e, in particolare, nell’editoria, con la vendita programmata di tutte le testate editoriali locali e financo della produzione degli autoveicoli all’estero (la nuova Alfa Romeo, che fino a ieri si chiamava Milano e ora Junior, verrà prodotta in Polonia).

Il nostro storico quotidiano vive solo ed esclusivamente di pubblicità e non percepisce, come altre testate, contributi editoriali diretti e/o indiretti e sta affrontando tale situazione contingente a testa alta, senza mai rinunciare alla propria autorevolezza, competenza, dignità, autonomia e indipendenza.

Apprezziamo lo spirito pugnace dei giornalisti e ribadiamo il fermo proposito dell’Editore a battersi per mantenere inalterati i valori costitutivi di METRO, nell’interesse anche del vasto pubblico dei lettori.

 

 

 

17 Aprile 2024
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