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4:02 pm, 8 Aprile 24 calendario

Stangata di primavera sulla benzina, prezzi ai massimi da sei mesi

Di: Redazione Metronews
stangata di primavera
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Una stangata di primavera sui carburanti. Tornano a salire le quotazioni dei prodotti raffinati, mentre il Brent si assesta poco sotto i 90 dollari. Nuovo giro di rialzi nel fine settimana sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Salgono con forza le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa: la benzina in self service (media nazionale) torna sopra quota 1,9 euro/litro per la prima volta dal 19 ottobre, segnale non incoraggiante, in vista della driving season Usa. Sale anche il gasolio, a 1,81 euro/litro. Stando alla rilevazione di Staffetta Quotidiana, sabato Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati della benzina e del gasolio. Stessa mossa per Tamoil, mentre per Q8 si registra un rialzo di un centesimo al litro sulla benzina. 

Stangata di primavera

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18 mila impianti: benzina self service a 1,908 euro/litro (+11 millesimi, compagnie 1,915, pompe bianche 1,893), diesel self service a 1,809 euro/litro (+8, compagnie 1,816, pompe bianche 1,794). Benzina servito a 2,046 euro/litro (+11, compagnie 2,089, pompe bianche 1,957), diesel servito a 1,949 euro/litro (+8, compagnie 1,993, pompe bianche 1,859). Gpl servito a 0,715 euro/litro (invariato, compagnie 0,724, pompe bianche 0,705), metano servito a 1,325 euro/kg (-2, compagnie 1,343, pompe bianche 1,309), Gnl 1,152 euro/kg (-2, compagnie 1,148 euro/kg, pompe bianche 1,155 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,985 euro/litro (servito 2,245), gasolio self service 1,905 euro/litro (servito 2,172), Gpl 0,850 euro/litro, metano 1,473 euro/kg, Gnl 1,176 euro/kg. 

Coldiretti teme l’effetto valanga

«L’aumento della benzina ai massimi da sei mesi ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori in un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada». È quanto afferma la Coldiretti, sottolineando che «a subire le conseguenze dei rincari è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad un terzo sul totale dei costi per frutta e verdura». «Il rally dei carburanti, con i prezzi alla pompa che continuano a salire senza sosta, porta oggi un pieno di benzina a costare oltre 7 euro in più da inizio anno», afferma il Codacons, che calcola le ripercussioni dei rincari sulle tasche degli automobilisti italiani. Rispetto ai listini praticati nell’ultima settimana di dicembre 2023 oggi un litro di benzina in modalità self costa in media l’8,3% in più, mentre il gasolio è rincarato di circa il 5% – analizza il Codacons – questo significa che per un pieno di verde la spesa sale di 7,3 euro, che equivalgono a +176 euro annui ad automobilista ipotizzando due pieni al mese. Rincari che si presentano in occasione delle partenze degli italiani per i prossimi ponti, e che peseranno su chi deciderà di spostarsi in auto in occasione delle festività del 25 aprile e 1 maggio, conclude l’associazione. 

Aumenti ingiustificati

«Una pessima notizia. Il superamento della soglia di 1,9 euro per la benzina in modalità self è una stangata della quale avremmo volentieri fatto a meno, un rialzo allarmante visto che rischia di riaccendere ulteriormente l’inflazione – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – lo sfondamento viene confermato dai dati medi regionali del Mimit. «I prezzi della benzina alla pompa tornano a sfondare la soglia psicologica dei 2,5 euro al litro al servito in autostrada rischiando di avere effetti pesanti sulle tasche degli italiani», denuncia Assoutenti. «Rincari elevatissimi – denuncia Federconsumatori – che pesano sulle tasche degli automobilisti, specialmente ora che, con il bel tempo, molte famiglie si organizzano per qualche trasferta fuori porta. Si tratta di prezzi che si attestano ben al di sopra di quanto dovrebbero: secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tenendo conto sia dell’andamento del costo del petrolio che dell’andamento del cambio euro/dollaro, la benzina registra un sovrapprezzo di ben 6 centesimi al litro, il gasolio addirittura di 9 centesimi al litro».

8 Aprile 2024
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