Assange, Alta Corte Londra concede appello contro estradizione
Il cofondatore di Wikileaks Julian Assange non saà estradato, almeno per ora. Potrà infatti presentare un nuovo ricorso contro la sua estradizione negli Stati Uniti. Lo hanno deciso i giudici dell’Alta Corte britannica. Nella sentenza, inoltre, i giudici hanno anche chiesto al governo di Washington di fornire entro tre settimane ulteriori garanzie sul fatto che, se estradato, i diritti del giornalista accusato di spionaggio saranno rispettati. E, soprattutto, che non rischierà la pena di morte.
Diciotto capi di imputazione
Sulla testa del giornalista negli Stati Uniti pendono 18 capi di imputazione e una possibile condanna a 175 anni di carcere per aver divulgato migliaia di file riservati denunciando anche abusi commessi dalle forze armate americane in Iraq e Afghanistan. E’ accusato di aver violato il National Espionage Act, la legge sullo spionaggio americana, che risale al 1917.
Il 21 febbraio scorso gli avvocati James Lewis e Claire Dobbin, che hanno rappresentato gli Stati Uniti durante un’udienza dell’Alta Corte di Londra, hanno affermato che il giornalista australiano aveva ”messo
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