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4:53 pm, 19 Febbraio 24 calendario

Criticità e operai senza permesso nel cantiere del crollo a Firenze

Di: Redazione Metronews
Criticità e operai
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«Sulle dinamiche che hanno determinato il disastro non possiamo dire nulla, è prematuro. Il dato molto empirico, che è stato constatato durante il sopralluogo, è che nel cantiere ci fossero diverse criticità». Così il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, in merito alle indagini sul crollo avvenuto venerdì scorso nel cantiere in via Gian Filippo Mariti – dove è in corso la costruzione di un supermercato Esselunga – che ha causato la morte di quattro operai e il ferimento di altri tre, mentre i vigili del fuoco cercano ancora un disperso sotto le macerie. Nel nuovo sopralluogo era presente il pubblico ministero Francesco Sottosanti titolare, insieme alla collega Alessandra Falcone, del fascicolo dell’inchiesta aperta – al momento senza indagati – con le ipotesi di reato di omicidio plurimo aggravato dall’inosservanza delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e disastro per crollo colposo. Insieme al pm sono entrati nel cantiere alcuni funzionari dell’Asl Toscana Centro.

Criticità e operai senza permesso

«Da una prima ricostruzione dell’incidente è risultato che nella parte di cantiere interessata dal crollo erano presenti otto lavoratori, operanti per tre imprese diverse», ha precisato il procuratore capo di Firenze. Sono in corso gli accertamenti sulle ditte che lavorano nel cantiere anche in regime di subappalto. «Da alcune prime verifiche risulta che per alcuni operai vi fossero delle irregolarità per quanto riguarda la loro presenza sul territorio nazionale – ha detto Filippo Spiezia – questo è un discorso diverso dalla verifica delle posizioni contrattuali e quanto altro. Quindi, l’accertamento è limitato a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme in materia di ingresso sul territorio nazionale».

Servirà il Dna per dare un nome ai corpi

Occorrerà anche il contributo di esperti di genetica per identificare con certezza i corpi degli operai che sono rimasti schiacciati sotto le macerie. Attualmente si conosce con certezza solo l’identità di una delle vittime: Luigi Coclite, 60 anni, italiano, residente a Collesalvetti (Livorno), immediatamente estratto dopo il crollo. Difficile invece, ha spiegato il procuratore capo, abbinare i nominativi agli altri tre cadaveri estratti. «È iniziata una complessa attività di identificazione di ciò che resta di questi corpi degli operai che sono stati travolti da strutture imponenti – ha sottolineato Spiezia – questa operazione richiede competenze scientifiche anche di tipo genetico perché alcuni di questi corpi sono davvero in condizioni drammatiche. Le indagini sono complesse – ha concluso il procuratore capo – tuttavia abbiamo adottato da subito tutte le iniziative per assicurare le principali fonti di prova. Ovviamente il lavoro di acquisizione delle fonti di prova non è ultimato ma possiamo dire che abbiamo messo al riparo quelli che sono i principali dati probatori che ci serviranno anche per le ricostruzioni di tipo tecnico».

Manifestazioni dei sindacati e sciopero

L’Unione Sindacale di Base ha confermato il presidio promosso martedì a Roma di fronte al Ministero del Lavoro, dalle 10 in cia Molise. «Un appuntamento che riteniamo importante – scrive Usb – per non far passare sotto silenzio l’ennesima strage di lavoratori in Italia». Il presidio al ministero sarà l’appuntamento di protesta centrale, insieme alle mobilitazioni di ieri a Firenze e sempre di martedì a Bologna di fronte alle prefetture. Mentre mercoledì 21 febbraio si terrà una manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma, dalle 16, promossa in occasione dello sciopero nazionale di due ore indetto dalla Fillea Cgil, Feneal Uil, Fiom Cgil e Uilm Uil. «In concomitanza al presidio – spiega una nota- le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro al Prefetto di Roma, affinchè sensibilizzi il Governo e il parlamento nel rimettere al centro delle scelte politiche il diritto alla tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro».

19 Febbraio 2024
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