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4:55 pm, 16 Gennaio 24 calendario

Istat: si chiude un ciclo di inflazione a dicembre prezzi in frenata

Di: Redazione Metronews
prezzi in frenata
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Nel mese di dicembre si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,7% del mese precedente), confermando la stima preliminare. Lo rileva l’Istat, che spiega: «L’anno sembra chiudere un ciclo dell’inflazione, ma elementi incertezza ci sono e non lasciano prevedere se alla fine il ciclo si sia effettivamente chiuso». A dicembre ha frenato ancora pure il cosiddetto “carrello della spesa”: i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano lievemente su base tendenziale da +5,4% a +5,3%, come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,6% a +4,4%). In media, nel 2023 i prezzi al consumo registrano una crescita del 5,7% (+8,1% nel 2022). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (considerati “inflazione di fondo”), i prezzi al consumo crescono del 5,1% (+3,8% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici del 5,3% (+4,1% nel 2022). «Tale andamento – spiega l’Istat – risente principalmente del venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni energetici (+1,2%, da +50,9% del 2022). I prezzi nel comparto alimentare evidenziano invece un’accelerazione della crescita media annua (+9,8%, da +8,8% del 2022), nonostante l’attenuazione della loro dinamica tendenziale durante la seconda metà dell’anno».

Prezzi in frenata a dicembre

Nessun ottimismo da parte delle associazioni dei consumatori. Secondo il Codacons, a parità di consumi, un tasso di inflazione del 5,7% si traduce in un aggravio di spesa da +1.796 euro a nucleo su base annua. Considerata la totalità delle famiglie italiane, si stratta di una maxi-stangata da complessivi 46,3 miliardi di euro in un solo anno. Secondo l’Unione nazionale consumatori, +5,7% significa che nel 2023 una coppia con due figli ha speso 1.734 euro in più rispetto al 2022. «Gli italiani hanno speso nel 2023 circa 9 miliardi in più per mangiare in un contesto di aumento dei costi che fa soffrire l’intera filiera, dai campi alle tavole», segnala Coldiretti con un analisi sui dati Istat relativi all’inflazione nel 2023 «che evidenziano un aumento medio del 9,8% dei prezzi dei beni alimentari e delle bevande nel 2023 rispetto all’anno precedente anche se il valore è praticamente dimezzato a dicembre (+5,9%) rispetto alll’inizio del 2023 a gennaio (+12,6%)».

 

 

16 Gennaio 2024
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