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2:04 pm, 11 Dicembre 23 calendario

RcAuto, aumenti quasi dell’8%. L’ira dei consumatori: “Rialzo spropositato, il Governo intervenga”. Ecco le città dove costa di più

Di: Redazione Metronews
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Aumenta il prezzo medio della RcAuto che per i contratti sottoscritti nel mese di ottobre 2023, è di 388 euro, in aumento del 7,9% su base annua in termini nominali e del 6,2% in termini reali. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Ivass.

Gli aumenti della RcAuto

Dal report, si evince inoltre che il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 239 euro, stabile su base annua e che il premio medio effettivo risulta più elevato al Centro (424 euro) e al Sud (413 euro). Inoltre, sono ampiamente diffuse le clausole di guida esperta (63,6%) e risarcimento in forma specifica (27,2%).

I costi nelle città

Prato è la provincia che registra il costo più alto della polizza RcAuto, con una media di 558 euro, superiore addirittura a Napoli (al secondo posto con 555 euro) e Caserta (terza con 499 euro). E’ quanto riferisce Assoutenti secondo cui Enna vanta le tariffe più basse d’Italia, con una media di 277 euro a polizza, seguita da Potenza (290 euro) e Oristano (291 euro).
A Caltanissetta e Vercelli si registrano invece gli incrementi annui più elevati (+12%), seguite da Roma e Milano (+10%), mentre a Catanzaro le tariffe aumentano solo del +3,6% su base annua.
«A dicembre dello scorso anno avevamo previsto come le tariffe RcAuto avrebbero subito sostanziosi aumenti nel corso del 2023, e i dati dell’Ivass ci danno purtroppo ragione» spiega il presidente Furio Truzzi. «Incrementi del tutto ingiustificati – prosegue – che non rispondono nè ad un aumento dei costi in capo alle imprese assicuratrici, nè ad un aumento dell’incidentalità, ma sono dovuti unicamente alle troppe anomalie del comparto assicurativo, dove le compagnie dettano legge imponendo clausole illecite ai propri clienti che fanno salire i prezzi». «A fronte di tali numeri, l’Ivass si limita a fare da notaio, quando invece dovrebbe intervenire per bloccare pratiche scorrette e tutelare gli assicurati – prosegue Truzzi – L’ennesima dimostrazione di come il settore assicurativo necessiti di una radicale riforma che introduca maggiore concorrenza e maggiori tutele per gli assicurati».

I consumatori: “Rialzo spropositato”

“Un rialzo del tutto spropositato, che non trova alcuna giustificazione, se non la volontà di aumentare i profitti a scapito delle famiglie”. Così l’Unione nazionale consumatori commenta l’aumento del prezzo medio delle tariffe Rc auto, indicato dall’Ivass. «Un prezzo che non si registrava dall’ottobre del 2019 quando era pari a 403,96», afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo cui «anche sul fronte del differenziale tra città virtuose come Aosta e Napoli non si registra alcun miglioramento».

Secondo il Codacons, l’impennata delle tariffe RcAuto determina una maxi-stangata da complessivi 910 milioni di euro su base annua a carico degli automobilisti italiani. «L’aumento dei prezzi delle polizze del +7,9% porta il costo medio dell’RcAuto a quota 388 euro a ottobre – analizza l’associazione – Questo equivale ad un incremento di circa +28 euro a polizza rispetto allo scorso anno, ma se si considera che in Italia, in base all’ultimo dato fornito da Ivass, circolano 43 milioni i veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata sull’Rc auto solo per la categoria degli automobilisti raggiungere la maxi-cifra di 910 milioni di euro».
“Si tratta di un segnale pericolosissimo per i consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo perchè se da un lato gli automobilisti hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, dall’altro le compagnie di assicurazioni non devono sottostare ad alcun limite tariffario e possono aumentare a proprio piacimento le tariffe ai clienti. Per tale motivo, a fronte dei nuovi dati Ivass, chiediamo oggi un intervento urgente del Governo perchè adotti misure tese a limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e limitare l’escalation dei prezzi dell’Rc auto» conclude Rienzi.

11 Dicembre 2023
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