La montagna e il cambiamento climatico nel 101° Congresso del Club alpino italiano

“La montagna nell’era del cambiamento climatico”. È il tema chiave del 101° Congresso nazionale del Club alpino italiano che si terrà sabato 25 e domenica 26 novembre a Roma. «Due giorni di confronto tra alpinisti, mondo scientifico, associazionismo e politica per individuare strategie condivise per il futuro dei territori montani – spiega una nota del Cai – un momento significativo per la montagna e per il corpo sociale del Club alpino italiano, chiamato a raccolta per confrontarsi su un tema di grande attualità, rilevanza sociale e importanza per il nostro pianeta».

La montagna e il cambiamento climatico

Il 25 e 26 novembre a Roma, presso il Teatro Italia, si discuterà quindi della preservazione del capitale naturale della montagna, della sua frequentazione responsabile e consapevole, del contenimento degli impatti turistici, dell’economia e delle politiche sostenibili per i territori montani. A coordinare i lavori saranno Raffaele Marini (presidente della Commissione centrale tutela ambiente montano del Cai) e, per la parte scientifica, Riccardo Santolini (professore associato dell’Università di Urbino).

Il Laudate Deum e le vette

I lavori congressuali, moderati dalla conduttrice televisiva Licia Colò, si apriranno con i saluti della ministra del Turismo Daniela Santanché e del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Tra gli interventi della mattinata quello di sabato è previsto anche quello di Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera, dal titolo: “L’esortazione apostolica Laudate Deum e la montagna“. Seguirà la presentazione delle tesi congressuali. Il sabato pomeriggio si discuterà delle politiche per la montagna, con alcuni rappresentanti dei gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione che dialogheranno con il presidente generale del Cai, Antonio Montani.