Gerusalemme
5:13 pm, 18 Novembre 23 calendario
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Corteo parenti degli ostaggi di Hamas arriva a Gerusalemme

Di: Redazione Metronews
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Il corteo dei parenti degli ostaggi detenuti a Gaza da Hamas è a Gerusalemme. Dopo giorni di cammino, per continuare a fare pressione sul governo israeliano affinché ne ottenesse il rilascio, sei settimane dopo l’omicidio di Hamas attacco. «Portateli a casa adesso», la voce, come da diverse settimane, di alcune migliaia di manifestanti, chiamati a radunarsi davanti all’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Una folla a Gerusalemme per gli ostaggi

All’inizio del pomeriggio, una folla compatta, con bandiere israeliane e ritratti di ostaggi in mano, è arrivata a Gerusalemme dopo aver lasciato Tel Aviv, a una sessantina di chilometri di distanza, martedì. Le famiglie degli ostaggi, che criticano il governo per la gestione della crisi, hanno ottenuto dopo questa manifestazione un incontro con due membri del gabinetto di guerra, Benny Gantz e Gadi Eisenkot.

L’incontro si terrà in prima serata a Tel Aviv, presso la sede del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi, l’organizzazione nata per fornire assistenza logistica ai parenti dei circa 240 ostaggi identificati dalle autorità israeliane.

Mediazione del Qatar per liberare ostaggi?

Diverse fonti hanno riferito la scorsa settimana di una mediazione, sotto l’egida del Qatar, per cercare di liberare gli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza in cambio di una tregua nei combattimenti. Il governo israeliano ha finora respinto ogni richiesta di cessate il fuoco nel conflitto tra Hamas, classificato come terrorista da Israele, Stati Uniti e Unione Europea.
Una nuova manifestazione si terrà sabato sera, come ogni settimana, nella piazza di Tel Aviv, diventata il punto di raccolta della causa degli ostaggi.

Nazioni Unite contro gli attacchi nelle scuole Onu

Il numero uno dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha denunciato gli attacchi contro le scuole gestite dalle Nazioni Unite a Gaza dopo che il ministero della Sanità guidato da Hamas ha dichiarato che almeno 50 persone erano state uccise a Jabalia.

Philippe Lazzarini dice di aver visto «immagini e filmati terrificanti di decine di persone uccise e ferite» in una delle scuole dell’agenzia Onu «che ospitava migliaia di sfollati». «Questi attacchi non possono diventare un fatto comune, devono finire», ha scritto su X.

 

18 Novembre 2023
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