Accusata di adulterio: muore lapidata da marito e cognato. Due anni fa sottoposta anche a carboni ardenti e riti tribali
Una donna pakistana è stata lapidata dai parenti per presunta relazione extraconiugale. La donna è morta immediatamente a causa delle ferite riportate.
Pakistan, lapidata e uccisa
Fonti locali citate dal quotidiano pakistano Dawn hanno riferito che la donna è morta per mano del marito, del cognato e di una terza persona, che l’hanno lapidata e picchiata con un oggetto contundente nel distretto di Rajanpur e che successivamente sono scappati.
Riti tribali e carboni ardenti
Hanno inoltre evidenziato che la donna è stata sottoposta due anni fa a due riti tribali in cui ha dovuto camminare su carboni ardenti e rimanere per un po’ con la testa immersa nell’acqua per dimostrare la propria innocenza rispetto alle accuse mosse contro di lei per presunta infedeltà.
Le autorità hanno aperto un’indagine sull’accaduto e hanno accusato i sospettati di omicidio, mentre un alto funzionario della polizia locale ha sottolineato che le forze di sicurezza hanno avviato un’operazione nella zona per cercare di arrestare queste tre persone.
Il Pakistan ha modificato il proprio codice penale nel 2005 per impedire ai responsabili dei “delitti d’onore” di sfuggire alla giustizia concedendo la grazia in quanto parenti della vittima. Tuttavia, spetta a ciascun giudice decidere se essere condannato nel caso degli altri.
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