il ciclone poppea
11:26 am, 28 Agosto 23 calendario

Fulmini e temporali, allerta rossa in Lombardia e danni in Liguria: su Genova 200 mm di acqua

Di: Redazione Metronews
Fulmini e temporali
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Fulmini, temporali, raffiche di vento e grandinate: il maltempo non dà tregua e frusta il nord Italia dove oggi è scattata l’allerta rossa in Lombardia ed arancione in altre sei regioni. Nelle ultime ore l’estesa area di bassa pressione, che da sabato sta facendo sentire i suoi effetti, si è approfondita evolvendo in un ciclone. Questa circolazione depressionaria, denominata “Rea” dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, dalla tarda serata di ieri ha dato origine a fenomeni persistenti, In Lombardia in due giorni si sono registrati oltre 164 mila fulmini e 290 mm di pioggia. Le situazioni più gravi a Sondrio, Varese e Brescia, territori già colpiti dall’ondata di maltempo di fine luglio. Sempre al Nord da segnalare anche Trieste, investita da una tempesta di pioggia e bora con vento e raffiche fortissime. A Cortina sono state sgomberate settanta persone dalle strutture ricettive a Passo Tre Croci, minacciate da una frana. Il parco Idroscalo di Milano è stato chiuso per l’intera giornata a scopo precauzionale. A Varese il controsoffitto del parcheggio di una nota catena di supermercati è crollato. Diverse le auto danneggiate, mentre non si segnalano feriti.

Il ciclone Poppea, quasi un uragano

Nella notte un violento nubifragio aveva colpito invece la Liguria. A Genova sono caduti 200 millimetri di acqua. Allagamenti in tutta la città: dalla stazione Principe, alle zone centrali. Sottopassi chiusi, tombini saltati e brevi black out. In tilt, a causa dei fulmini, gli impianti ferroviari a Novi Ligure: disagi sulla linea Torino-Genova con alcuni treni costretti a fermarsi. «Come governo in queste ore siamo in continuo contatto con i governatori regionali e con gli amministratori locali delle Regioni del centro-nord, le più colpite finora da questa emergenza maltempo che sta portando ad allagamenti, frane e smottamenti, e a interruzioni delle strade o di tratti ferroviari, in particolare in Lombardia e in Piemonte». Ha assicurato Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie.

Allerta rossa

Ed è massima l’attenzione per le prossime ore in cui c’è attesa per il passaggio del ciclone. La protezione civile ha attivato l’allerta rossa sugli estremi bacini settentrionali della Lombardia per rischio idrogeologico. Allerta arancione in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, ampi settori del Piemonte, parte della Toscana e sul Veneto. L’avviso è giallo, infine, su Abruzzo occidentale, Campania, parte dell’Emilia-Romagna, resto di Toscana, Veneto e Piemonte, su Lazio, parte del Molise, Provincia autonoma di Trento, su ampi settori della Sardegna, in Umbria e sulla Valle d’Aosta.

Fulmini e temporali, ma il Sud brucia

La perturbazione è proseguita nella notte in Toscana senza particolari criticità con cumulati massimi sugli 80 mm e raffiche fino a 120 km/h registrate a Sammommè (Pistoia). Nelle ultime 12 ore registrati nell’area della regione 13.230 fulminazioni. Lo fa sapere il presidente della Regione, Eugenio Giani, sui social. Fulmini al nord e fiamme al sud. Il maltempo ha spaccato l’Italia. Milano flagellata dalla pioggia mentre brucia la Sicilia: chiuso per quattro ore, ieri, l’aeroporto di Trapani per il fumo sprigionato dagli incendi. A Scopello, sempre a causa dei roghi, sono stati evacuati 400 turisti. Non c’è pace neanche per i nostri ‘vicinì. In Francia la ferrovia internazionale è stata interrotta, nel tardo pomeriggio di ieri, a causa di una frana caduta a Saint-Andrè en Savoie non lontano dal tunnel del Frejus, nella valle della Maurienne. Da un costone della montagna si sono staccati massi e detriti provocando anche la parziale interruzione sull’autostrada verso sud.

Turisti bloccati a Palma di Maiorca

Un migliaio di turisti italiani sono rimasti bloccati all’aeroporto di Palma di Maiorca dopo la cancellazione da domenica pomeriggio di otto voli diretti verso l’Italia, a causa della tempesta Rea che ha investito le isole Baleari. Molti di loro si sono accampati per la notte nello scalo Son Sant Joan di Palma di Maiorca, anche gli hotel dell’isola sono pieni. I voli soppressi per il maltempo sono quelli due per Roma Fiumicino e quelli per Cagliari, Malpensa, Verona, Bologna, Pisa e Bergamo. Solo una piccola parte dei turisti italiani è riuscita a ripartire con altri voli ma su alcune tratte non ci sono disponibilità fino a giovedì. I disagi riguardano anche i turisti di altri Paesi che a migliaia sono accampati nell’aeroporto. A complicare la situazione sull’isola è anche l’incidente causato dal forte vento che domenica ha spezzato gli ormeggi della nave da crociera Britannia mandandola contro un petroliera, la Castillo de Arteaga, attraccata all’estremo opposto della darsena.

Coldiretti: “Eventi estremi sempre più frequenti”

Sull’Italia si sono abbattuti 49 eventi estremi tra tempeste di vento, fulmini, nubifragi e grandinate che hanno provocato danni nelle città e nelle campagne con tetti scoperchiati, alberi abbattuti, frane, smottamenti e allagamenti. Lo ricorda l’analisi della Coldiretti su dati Eswd (European sever weather database) sull’ondata di maltempo scatenata dal ciclone Poppea in soli due giorni dopo un lungo periodo di caldo anomalo. L’Italia è spaccata in due con il maltempo che ha addirittura riportato la neve in quota al nord e le alte temperature e l’assenza di precipitazioni al sud che in Sicilia – sottolinea la Coldiretti – hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi. Ci vorranno almeno 15 anni – ricorda la Coldiretti – per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.

Tendenza alla tropicalizzazione

Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Il ciclone infatti arriva in un 2023 si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica che lo classifica al terzo posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi del 2023 dalla quale si evidenzia peraltro che per il nord Italia si è trattato del secondo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,86 gradi superiore la media.

28 Agosto 2023
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