Bologna
3:30 pm, 22 Luglio 23 calendario

Patrick Zaki sarà a Bologna domani sera

Di: Redazione Metronews
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BOLOGNA Bologna si prepara al rientro di Patrick Zaki in ritardo di qualche  giorno e dopo il rifiuto di un aereo di stato. Il ricercatore dovrebbe arrivare domani intorno alle 20. Il rientro è stato ritardato a causa di alcuni documenti validi per l’espatrio che sarebbero mancati. Ma arriva la rassicurazione che entro domani alle 12 il problema sarà risolto.

Così Patrick Zaki potrà imbarcarsi su un volo che lo condurrà all’aeroporto di Malpensa e poi, con mezzi propri, raggiungerà Bologna che lo aspetta per conferirgli la cittadinanza onoraria.

Zaki arriverà nello scalo che serve la città di Milano intorno alle 17, con partenza dal Cairo alle 14 circa. Una volta sbarcato, il ricercatore sarà accompagnato all’Università di Bologna dal Rettore Giovanni Molari e dalla professoressa Rita Monticelli. Come già annunciato dal Comune di Bologna, la città ospiterà una festa pubblica in piazza Maggiore domani sera dalle 20.

Zaki ha festeggiato con amici e fidanzata la sua liberazione

Prima di tornare in Italia il ricercatore si è concesso una rimpatriata in compagnia di alcuni amici e attivisti egiziani per festeggiare la liberazione dopo la grazia concessa dal presidente Al-Sisi. Lo si vede in un foto pubblicata sul profilo Facebook della sorella Marise.

Insieme a Patrick anche la fidanzata e futura sposa Reny Iskander e Muhammad Al-Baqer, noto avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani. Anche lui è stato graziato dal presidente egiziano.

Patrick Zaki rifiuta l’aereo di stato

La decisione dell’attivista di rifiutare per “evitare passerelle con i politici italiani” un volo speciale ha suscitato diverse polemiche alimentate anche dal rifiuto di arrivare di Zaki a Ciampino per le foto con esponenti del Governo italiano. Proposte tutte declinate.

I commenti dei politici: Tajani, Crosetto e Lupi

«Può tornare come vuole – commenta il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani – quello che interessava a a noi era liberarlo. Il resto sono scelte sue».

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto si è lasciato andare ad un «Ci ha fatto risparmiare soldi», mentre Maurizio Lupi, capo politico di Noi moderati, ha dichiarato: «La liberazione di Zaki è un successo della nostra diplomazia e del governo, lo abbiamo fatto perché crediamo nei diritti e nella giustizia. Al giovane Zaki mi permetto di dare un suggerimento: dire grazie non è una scelta di campo o un atto politico, ma un gesto di buona educazione e ringraziamento».

Fratoianni: «Condivido la sua scelta, ora lasciatelo in pace»

Condivide in pieno le scelte di Zaki Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana e deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra: «La scelta di Zaki di non tornare in Italia con un volo di Stato la interpreto come una scelta giusta, come ha detto il suo legale, è una scelta di indipendenza e di autonomia. Una bella scelta e comunque è la sua scelta. Lo lascerei in pace, ha già passato 22 mesi nelle carceri egiziane». Gli fa eco Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Pd, che se la prende con le dichiarazioni della maggioranza: «Si vantano tutti di questa liberazione eppure non ricordo nessuno di loro alle manifestazioni per Zaki».

L’appello di Fratoianni per gli altri carcerati in Egitto

«La liberazione di Zaki – ha proseguito il leader rossoverde – è una grande gioia per tutti noi, ma naturalmente restano sul regime di Al Sisi tantissime ombre e fantasmi. Sono quelli dei corpi delle persone che sono ancora imprigionati in quelle carceri, e sono migliaia, e sono quelle di un regime che continua a opporre un muro di gomma inaccettabile di fronte alla ricerca di verità e giustizia per Giulio Regeni.  Mi auguro che il nostro governo non abbassi in nessun modo la guardia su questo fronte».

22 Luglio 2023
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