Da Marilyn e Brigitte ai social influencer di oggi: i 77 anni dell’intramontabile bikini

Una volta a indossarlo erano miti come Brigitte Bardot, Marilyn Monroe, Lucia Bosè, la Bond girl Ursula Andress . Oggi, con molte varianti rispetto agli originali, lo indossano Kim Kardashian, Anna Falchi, Elisabetta Gregoraci,  Chiara Ferragni, Diletta Leotta.  Tuttavia il vero protagonista resta sempre lui, il bikini, che domani festeggia la sua Giornata mondiale compiendo 77 anni.

I 77 anni del bikini

Inventato nel 1946,da due stilisti francesi, Louis Reard e Jacob Heim, questo costume fu chiamato così proprio per la sua carica esplosiva, come l’atollo del Pacifico in cui quell’anno gli Usa fecero esplodere degli ordigni nucleari. In realtà  già nei mosaici del III secolo dopo Cristo rinvenuti a Piazza Armerina, in Sicilia, nella Stanza delle dieci ragazze, si vedevano giovani sportive in due pezzi. Quindi il bikini esisteva da parecchio, solo che veniva usato essenzialmente per lo sport mentre il bagno si faceva addirittura senza veli. Ma nel 1946 e negli anni seguenti la vera portata rivoluzionaria del bikini arrivava dalla sua capacità di mettere il turbo all’emancipazione femminile, dal rendere le donne libere di mostrare il proprio corpo, perfetto o imperfetto che fosse.

Il bikini oggi e i social

Che ancora oggi il bikini sia un indumento e un tema più che forte lo dimostrano i circa un miliardo e 700 milioni di risultati su Google, gli appostamenti dei paparazzi per scattare le prime foto in bikini della premier Giorgia Meloni e della leader dell’opposizione Elly Schlein e anche gli sforzi creativi e interpretativi di chi lo indossa: da Elisabetta Gregoraci che ne ha appena indossato uno con la cintura citando coraggiosamente la Andress, a Chiara Ferragni e Dua Lipa e Kendal Jenner che impavide lo hanno sfoggiato, a scopo Instagram, sulla neve, sottozero, addirittura coordinato con i doposci.

Sono proprio i social, con i loro filtri, ritocchi e app snellenti che propongono modelli irraggiungibili, ad aver rovinato un pò la festa del bikini, togliendogli la carica liberatoria e trasformando quella che era una semplice e condivisa ansia da prova costume in una nevrosi inquadrata dagli psicologi come Bikini blues, un mix di angoscia e apprensione che si manifesta quando è il momento di scoprirsi e andare in spiaggia, alimentata da uno sguardo ipercritico verso se stessi e, soprattutto, dal timore di essere giudicati.

La prova costume

Secondo una ricerca di MioDottore il 65% del campione intervistato non si sente a suo agio con la zona addominale, il 45% ha il complesso delle gambe, e un terzo detesta le foto in costume. Che fare? Un rimedio sono  i siti con le istruzioni per foto perfette in bikini da esibire su Instagram: alzare un braccio, mettersi in punta di piedi, mai esibire le ginocchia in parallelo, fino alla posizione della sirena, stese di fianco sulla sabbia con una gamba distesa e l’altra piegata.