la riforma delle pensioni
1:28 pm, 26 Giugno 23 calendario

Pensioni, verso strumento unico per esodi incentivati. Cisl: “Riannodati i fili”. Ma la Cgil: “Incontro inutile”

Di: Redazione Metronews
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Per le pensioni si va verso un unico strumento per gli esodi incentivati mutuato sul contratto di espansione, della durata massima di 7 anni, con sostegno pubblico esteso alle Pmi e assunzioni incentivate.

Pensioni, esodi incentivati

E’ la proposta – secondo quanto si apprende – avanzata dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, al tavolo sulle pensioni con i sindacati, in corso al ministero. Al momento gli strumenti a disposizione sono l’isopensione e il contratto di espansione, oltre ad assegni ad personam nell’ambito di trattative aziendali.

Cisl: “Riannodati i fili”

«E’ stato un incontro interlocutorio, anche se positivo, perchè ci ha consentito di riannodare i fili del confronto dopo molti mesi di vuoto». Questo il commento del segretario della Cisl Luigi Sbarra al termine del confornto con la ministra del Lavoro marina Calderone sulle pensioni. Sbarra ha riferito di aver «apprezzato la disponibilità e l’impegno del governo a muoversi per cambiare e modificare la legge Fornero, superando le rigidità e aprendo un percorso che guardi a flessibilità, sostenibilità e inclusività». Secondo il sindacato, «i primi interventi di questi cambiamenti devono entrare nella legge di stabilità». «Il governo – ha spiegato – si è riservato di fare una valutazione sulla base della consistenza delle risorse a disposizione». La ministra Calderone «riconosce che le priorità che abbiamo indicato nella nostra piattaforma sono i contenuti da porre a base del confronto e ci ha annunciato che partirà a breve un crono programma di incontri dedicati sulle priorità che abbiamo indicato alla base della piattaforma sindacale, che per noi restano misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro».

«Risultati concreti oggi non ce ne sono». è stato invece il commento del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro. «Abbiamo preso atto delle affermazioni della ministra – ha spiegato – che ha letto le nostre proposte, ha detto che su molte cose sono d’accordo ma non c’è una risposta concreta su alcun tema. Non hanno risposto se metteranno mano alla Fornero, non hanno detto se Quota 103 sarà riconfermata, non ci hanno detto se ci sarà la pensione per i giovani e cosa ancora più grave non hanno dato una risposta a queste donne che stanno qui per avere una risposta su Opzione donna, nonostante noi avessimo posto il problema». «Questo è il risultato di un incontro interlocutorio dal quale usciranno altri tavoli politici e tecnici ma non c’è una risposta una, e precisa, per poter dire ai lavoratori se ci sarà ancora Quota 103, se ci saranno i 41 anni di contributi con cui poter andare in pensione».  Bombardieri ha riferito che i sindacati hanno ricordato a Calderone tutte le cose chieste in campagna elettorale: «La risposta è che aspettano di farlo durante tutta la legislatura ma noi dobbiamo misurarci con le cose inserite in manovra e non hanno risposto». Bombardieri ha quindi spiegato che oggi pomeriggio il ministero del Lavoro manderà «un ricco calendario di appuntamenti”; «la Uil sarà presente a tutti gli incontri in attesa di avere dati e risposte precise», ha concluso.

«E’ stato un incontro totalmente inutile, ci hanno ridetto le stesse cose di gennaio e alla domanda quante risorse avete per fare una trattativa vera non ci hanno risposto, dicendo che bisogna vedere quale sarà la legge di bilancio». Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine del tavolo sulle pensioni a via Flavia.
«Il governo – ha insistito – non ha la volontà di aprire una trattativa e il ministro non ha risposot in nulla sulle risorse e su cosa fare». Secondo Landini, la ministra Calderone «non aveva alcun mandato di fare alcuna trattativa. Così – ha osservato – non si va da nessuna parte, di fatto significa non voler fare alcuna modifica alla legge Fornero». Il leader della Cgil ha fatto notare che «nel documento di programmazione economica approvato dal governo per la previdenza non c’è un euro» mentre è stato «reso più precario il lavoro dei giovani». Entro sera – ha riferito – arriverà una proposta di calendario di incontri ma «di fatto – ha rimarcato Landini -io vedo un passo indietro e una volontà di non affrontare la situazione. Noi parteciperemo ad ogni incontro convocato dal governo ma se l’esito, per il governo, è qualche modifica all’Ape sociale e un allargamento dei contratti di espasione, diciamo che non è quello che serve». Landini ha detto anche su Opzione donna non è stata data al tavolo nessuna risposta: «non ne hanno neanche parlato». Sull’uscita con 41 anni di contributi, sulla possibilità di uscita a 62 anni, sulla pensione di garanzia per i giovani hanno detto solo che «è un obiettivo di legislatura» ma «noi abbiamo il problema di cosa succede a settembre». «Io considero negativo l’incontro, il governo non ha la volontà di aprire una trattativa».

Prima del confronto

Chiediamo un’accelerazione sulla riforma delle pensioni. Dobbiamo lavorare per superare le rigidità della legge Fornero per restituire alle pensioni una flessibilità, una sostenibilità e una inclusività’. Chiediamo un cronoprogramma di incontri tecnici per entrare nel merito delle priorità per sapere quali risorse saranno messe in vista della legge di bilancio”. Così il leader Cisl Luigi Sbarra prima di partecipare alla riunione al Ministero del Lavoro. “Serve introdurre le pensioni garanzia per i giovani e ripristinare i requisiti di opzione donna”, aggiunge chiedendo al governo anche un “grande piano informativa sull’adesione alla previdenza complementare aprendo un nuovo periodo di silenzio assenso”.

«Dopo due incontri a distanza di mesi è ora finalmente arrivato il momento di avere risposte dal governo e sapere quante risorse mettono in campo per le pensioni», èla posizione espressa dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, entrando al Ministero del Lavoro per l’incontro con la ministra Marina Calderone sul sistema previdenziale. «Bisogna fare una riforma seria», ha detto Landini, secondo cui il governo non può continuare a chiedere soldi a lavoratori e pensionati. Tra i punti indicati dai sindacati, la proroga di opzione donna senza limitazioni, interventi su ape sociale e lavori gravosi, pensione di garanzia per i giovani ma anche indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione, detassazione della tredicesima. «Lavoriamo per superare la rigidità della legge Fornero e restituire flessibilità sostenibilità e inclusività al sistema previdenziale», ha dichiarato Sbarra. Che poi ha aggiunto: «Chiediamo un cronoprogramma di incontri tecnici per entrare nel merito delle questioni».

26 Giugno 2023
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