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4:12 pm, 14 Giugno 23 calendario

L’ultima immagine di Kata, la bambina ancora non si trova

Di: Redazione Metronews
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Gli investigatori stanno lavorando sull’ultima immagine di Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa sabato scorso a Firenze. Lo scatto è stato estratto dal video ripreso dalla telecamera a circuito chiuso esterna all’ex hotel Astor che punta su via Boccherini. Risale alle 15.01 del giorno della sparizione e mostra Kata mentre si separa dal fratello di 8 anni e si dirige da sola verso la porta del cortile laterale. «Principessa mia, solo dio sa come mi sento. Starò bene, perdonami se per un istante ho pensato di arrendermi e perdere la speranza – ha scritto su Facebook la madre, Katherine Alvarez – però adesso sono più forte e non mi riposerò fino a quando non ti troverò. Non mi avete vista piangere o buttarmi a terra davanti ad una telecamera, ma è che questo non identifica il mio dolore. Tutto questo – ha scritto ancora – mi sembra irreale, mai avrei pensato che la mia bambina mi venisse strappata via dalle braccia, i miei amici sanno ciò che sto passando e non mi arrenderò finché non ti troverò». «Penso che mia figlia sia ancora viva – ha aggiunto Katherine Alvarez dal letto d’ospedale dove è ricoverata da lunedì per aver ingerito una piccola quantità di candeggina – mi sono bloccata in un momento di disperazione e angoscia, avevo perso tutte le speranze, ho sbagliato. Vado avanti, continuo a sperare, so che ci sono tante persone che mi sono vicine. Forse tornerò a casa già stasera, o forse domattina, vediamo». La donna ha riferito anche che questa mattina il marito e padre della bimba scomparsa, appena scarcerato è andato a trovarla in ospedale.

L’ultima immagine e poi il nulla

Nel quarto giorno di indagini si seguono e si verificano tutte le tracce, comprese le testimonianze di due persone (una è una minore) che avrebbero riferito ai carabinieri di aver visto un adulto portare via la bambina contro la sua volontà. Una scena che si sarebbe svolta nel cortile dello stabile occupato e che farebbe ipotizzare che possa esserci stata una seconda via di fuga, attraverso i palazzi dell’altro lato dell’isolato su cui si affaccia l’hotel, in via Boccherini. Ieri, intanto, carabinieri e vigili del fuoco si sono concentrati qui, alla ricerca di una possibile base vicina all’immobile dove potrebbe essere stata nascosta la bimba anche se per un breve lasso di tempo. Ma le operazioni, finora, non hanno dato alcun esito. Sono stati sentiti anche i bambini: il fratellino più grande di Kataleya e l’amichetta di cinque anni con cui stava giocando pochi minuti prima della sparizione. Avrebbero avuto una discussione e si sarebbero separate. E da lì comincia il buio. Si fanno le prime ipotesi, circa il movente che avrebbe portato al sequestro di persona, a scopo di estorsione (è il titolo di reato con cui è stato aperto il fascicolo assegnato per competenza alla Dia fiorentina). Gli inquirenti sembrano concentrarsi sulla guerra tra gruppi rivali per le camere dentro l’ex hotel occupato. Guerra che vedrebbe contrapposte tre fazioni, due di peruviani, di cui una vicina alla famiglia della bambina scomparsa, e una di rumeni e che s’inserirebbe in un racket con richieste di pagamenti (da 800 a 1.500 euro) per gli alloggi. Intanto anche la novità della scarcerazione di Miguel Angel Romero Chiccllo, padre della piccola Kataleya, che era detenuto in custodia cautelare nel carcere fiorentino di Sollicciano dopo una condanna in primo grado per furto. Il tribunale martedì sera ha attenuato la misura cautelare, applicandogli l’obbligo di firma.

Stasera una nuova fiaccolata

«Stasera, ancora una volta, scenderemo in piazza per far sentire la nostra voce contro questo silenzio assordante. Invitiamo Tutti a prendere parte alla manifestazione. Quello che è successo non riguarda solo la comunità peruviana, riguarda tutti noi come persone senza distinzioni di sesso, religione etnia. I bambini non si toccano, non ci stancheremo mai di dirlo, per questo chiediamo a tutti di scendere con noi in strada». È l’appello che lancia la comunità peruviana di Firenze per chiedere una partecipazione della città alla manifestazione per Mia Kataleya. Anche stasera la manifestazione dovrebbe prendere il via dall’ex hotel Astor. «Quello che fa male in questo momento è vedere tanta indifferenza da parte di molti – si legge in una nota della comunità peruviana – a loro diciamo di non avere paura siamo in tanti e non ci fermeremo fino a quando Kataleya non tornerà a casa».

14 Giugno 2023
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