E Conte gela Schlein: “No condizioni per alleanza, non lasciamo leadership dei progressisti”

Con il Pd  «non c’è una concreta prospettiva per una confederazione, un’alleanza strutturale. Ci sono tanti appelli all’unità delle opposizioni ma il problema è che non c’è una concreta prospettiva, almeno nell’immediato, per una alleanza strutturale». Lo ha detto il presidente di M5S Giuseppe Conte a Mezz’ora in più, rispondendo a una domanda sul Pd di Elly Schlein.

Conte e il Pd: “Non cediamo la leadership dei progressisti”

«Per noi è un bene. Come forze progressiste noi conduciamo battaglie di frontiera, per esempio sul salario minimo, noi continuiamo per la nostra strada. La convergenza deve essere su obiettivi condivisi: non deve esserci un compromesso al ribasso», ha aggiunto. E poi: “Noi non vediamo nessuna prospettiva per cedere una leadership del campo progressista nel definire le battaglie da intraprendere, nel definire un futuro migliore”.

“Su alcuni temi come il salario minimo, il Pd sta raggiungendo posizioni che noi già avevamo da tempo, anzi sono nostri cavalli di battaglia. Su altre posizioni non abbiamo registrato un effettivo cambiamento come sul conflitto russo-ucraino e anche per quanto riguarda le tecnologie eco sostenibili, parlo di inceneritori che per noi sono banditi”. Così Giuseppe Conte a In mezz’ora in Più su Rai3.

Le riforme? «Noi sicuramente ci sediamo al tavolo e ascolteremo quello che ci sarà proposto. Ma da subito chiariamo che questo tavolo nasca da una diagnosi condivisa, e poi interveniamo a portare i rimedi. Fughe in avanti in questo contesto mi sembrano molte insidiose».