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2:01 pm, 30 Aprile 23 calendario

Trovato morto l’orso M62. Enpa: “Era stato condannato a morte…”. Tensione nel paese di Fugatti

Di: Redazione Metronews
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Un gruppo di escursionisti ha rinvenuto la carcassa dell’orso M62.

L’orso M62

Il luogo del ritrovamento una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino in Trentino. Come informa la Provincia Autonoma di Trento, l’animale appare in stato di decomposizione e la sua identità è confermata dalle marche auricolari.

A stabilire le cause della morte sarà l’istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, al quale sarà consegnato l’esemplare. Il recupero è stato curato dal Corpo forestale trentino.

M62, Enpa: “Fugatti lo aveva condannato a morte nei giorni scorsi…”

“Siamo addolorati, scioccati ed estremamente preoccupati per la morte di M62, uno degli orsi che Maurizio Fugatti aveva condannato a morte nei giorni scorsi“. Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, che prosegue: “Non vorremmo che la campagna di odio e di vendette, una vera caccia alle streghe, scatenata dal presidente della PAT avesse finito per armare la mano dei bracconieri”.

“M62 era stato condannato a morte – ricorda Enpa – solo perché in passato si era avvicinato alle zone abitate dove era stato attirato dai rifiuti lasciati incustoditi”. L’associazione resta in attesa dell’esame necroscopico sul corpo del povero animale: “Se dovessero emergere responsabilità umane nella morte di M62, Enpa procederà immediatamente per le vie legali”, aggiunge l’Ente Nazionale Protezione Animali, che rinnova al presidente della Provincia di Trento “l’appello alla ragionevolezza: ponga fine alla sua personalissima guerra contro gli orsi, e si impegni in modo concreto a favorire la convivenza con i plantigradi e con tutti gli altri selvatici, cambiando passo rispetto alle omissioni degli anni passati”.
Nei giorni scorsi Enpa ha presentato al Tavolo convocato presso il ministero dell’Ambiente un pacchetto di 7 proposte che possono contribuire a risolvere ed eliminare eventuali situazioni problematiche con i plantigradi. “Ma dal presidente della PAT non abbiamo avuto alcuna risposta; evidentemente egli non ha altro obiettivo che sterminare gli orsi del Trentino. L’altro grande rischio di questa crudele campagna d’odio – conclude l’associazione – è che la situazione possa sfuggire di mano, inducendo qualcuno a compiere azioni criminose contro gli animali. Azioni che non è escluso possano ripercuotersi anche sulle persone”.

Proteste contro Fugatti

Momenti di tensione oggi a Sabbionara di Avio in Trentino, paese dove vive il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti dove circa centocinquanta persone appartenenti alle associazioni animaliste hanno protestato contro le misure di cattura ed abbattimento degli orsi. Fugatti a seguito dell’aggressione mortale da parte dell’orsa JJ4 nei confronti di Andrea Papi il 5 aprile scorso, ha firmato alcune ordinanze che prevedono l’abbattimento di plantigradi considerati problematici, tra essi JJ4 (Gaia), MJ5 e M62, quest’ultimo rinvenuto morto nella giornata odierna. Il provvedimento di uccisione di ‘Jj4’, attualmente rinchiusa al centro faunistico del Casteller a Trento Sud, fino all’11 maggio è sospeso dal Tar di Trento che era stato mosso da una serie di esposti promossi dalle associazioni animaliste, in primis Lav Italia.

Oggi nella località trentina della Valle dell’Adige ai confini con la provincia di Verona, le accuse sono state per Fugatti e per la gestione degli orsi. «Gaia libera», «vergogna», urlavano i manifestanti mentre alcune persone esponevano cartelli (“vogliamo la grazia per Gaia», «Fugatti è il vero colpevole non Jj4» oppure «Fugatti dimettiti» e «Giri con la scorta? Fai bene”) e lo striscione «animalisti = integralisti». Le parlamentari trentine delle Lega, ovvero la senatrice Elena Testor e la deputata Vanessa Cattoi, oltre ad esprimere solidarietà al presidente Fugatti collega di partito, parlano di «atteggiamento e atto vigliaccamente squadrista nei confronti di una persona che, oltre ad essere rappresentante delle istituzioni, e anche e soprattutto un padre di famiglia con moglie e figli». Il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Paccher in merito alle contestazioni parla di «vera e propria inciviltà».

30 Aprile 2023
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