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5:35 pm, 28 Aprile 23 calendario

Tutti i segreti di re Carlo III, dalla magia ai gatti, dalle Aston Martin alle scarpe

Di: Redazione Metronews
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Tutti i segreti di Re Carlo III, prossimo alla cerimonia di incoronazione ufficiale, racchiusi in un libro. Adora le Aston Martin Volante e le Jaguar, ha portato la barba solo per poche settimana nel 1979 (maman non gradiva), non sopporta i gatti, come del resto tutta la royal family, ma ama tutti gli animali. È membro del Magic Circle, una società di maghi fondata nel 1903 che lo ha accettato dopo un esame, uno dei suoi attori preferiti è Rowan Atkinson, l’interprete di Mr. Bean, suona il violoncello, la tromba, la chitarra elettrica e può cantare in coro, ha scritto commedie e pubblicato libri per bambini. Sono gli aspetti meno conosciuti ora svelati in “Carlo III. La lunga attesa di un re“, il libro scritto da Vittorio Sabadin per Utet e uscito a pochi giorni dall’incoronazione del sovrano inglese che avverrà il 6 maggio nell’Abbazia di Westminster.

Tutti i segreti e le curiosità in un libro

Molte le curiosità, in appendice del prezioso volume, che riguardano i rapporti tra la moda e Carlo III. Il sovrano inglese veste chez Anderson & Sheppard, boutique punto di riferimento del suo regale guardaroba, che ha visitato per la prima volta solo nel gennaio 2013. Ogni giacca contiene, poi, una penna e un taccuino per prendere appunti e a letto, come faceva anche il padre, il duca di Edimburgo, dorme sempre senza pigiama.

Ha sempre mantenuto, poi, un fisico asciutto ed invidiabile che gli permette di indossare gli stessi abiti a distanza di anni. «Non è mai ingrassato – ricorda nel suo libro Sabadin- l’uniforme della Raf che usava quarant’anni fa gli va ancora a pennello». Carlo III indossa scarpe John Lobb e in particolare un paio che porta da 40 anni è stato realizzato con il cuoio recuperato da una nave affondata nel XVIII secolo e destinata allo zar di Russia. Per le camicie invece si serve da Turnbull & Asser, che dal 1903 si trova al 71-72 di Jermyn Street, le cravatte sono griffate Turnbull & Asser (mai colori gridati, sempre tonalità molto discrete), per i cappelli, compresi quelli da cerimonia, Carlo utilizza i servizi di James Lock & Co (al numero 6 di St James Street). Il primo negozio fu aperto nel 1676, quando regnava un antenato con il suo stesso nome, Carlo II Stuart.

Una vita di luci e ombre

Il sovrano inglese, come ricorda Vittorio Sabadin, possiede 5 orologi e indossa solo gemelli appartenuti a Giorgio V e Giorgio VI, al mignolo della mano sinistra porta uno chevalier con impresso il suo stemma e le parole in tedesco “Ich Dien”, “Io servo”.

Il motto del re cieco Giovanni I di Boemia, adottato nel 1300 dal principe del Galles. Vittorio Sabadin, tra i massimi esperti, della famiglia reale inglese, ripercorre nella sua “biografia” le luci e le ombre, le gioie e le apparenti sconfitte dell’eterno erede al trono, dal primo matrimonio con Diana Spencer («per versare alla principessa del Galles i 17,5 milioni di sterline concordati per il divorzio – ricorda lo scrittore e giornalista – ha liquidato tutti i suoi investimenti e chiesto soldi in prestito alla madre») fino alle nozze con quella che si è rivelata, il vero, unico grande amore della sua vita, Camilla Shand, a suo fianco oggi come regina (e non regina consorte) per espresso volere di sua maestà la regina Elisabetta II.

«Non lascerà un gran ricordo»

«Camilla, in questa prospettiva è per lui la compagna ideale – scrive Vittorio Sabadin – non le importava nulla di diventare regina o solo regina consorte, così come non le è mai importato di non poter usare il titolo di principessa del Galles. Per carattere è portata a vivere ogni singola giornata e spingerà il marito a fare lo stesso. Quello che Carlo III chiama semplicemente “dovere”. Carlo – ammonisce lo scrittore e giornalista – non sarà ricordato come un grande re, non avrà il tempo di diventarlo. È già troppo vecchio perchè il suo regno possa marcare una differenza con il lungo regno della madre. L’ha sempre saputo e ha dunque cercato di utilizzare ogni minuto del tempo che aveva a disposizione per lasciare un segno prima che venisse il suo turno».

Convinto ambientalista, Carlo III è sempre stato un principe orgogliosamente filantropo. In tempi non sospetti ha combattuto battaglie importanti in difesa dell’ecologia e della natura. E ricorda ancora nella sua biografia Sabadin: «Carlo III ha fatto piantare alberi nei pascoli di Highgrove perchè le mucche potessero mettersi all’ombra e condurre un’esistenza migliore. Nel 1989 ha poi scritto una commedia – conclude – nella quale interpretava un Royal che va in visita in una fattoria, ma viene scambiato per l’uomo che pulisce gli scarichi».

28 Aprile 2023 ( modificato il 29 Aprile 2023 | 13:52 )
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