Putin: «In Ucraina c’è in gioco la sopravvivenza dello stato russo»

La Russia ha cercato per otto anni di persuadere i partner occidentali a risolvere pacificamente i problemi del Donbass, ma «ci hanno ingannato e preso in giro». Lo ha detto oggi il presidente russo Vladimir Putin parlando con i lavoratori dell’Ulan-Ude Aviation Plant. «Abbiamo cercato per otto anni di convincere i nostri cosiddetti partner a risolvere il problema del Donbass in modo pacifico, ora si scopre che ci hanno semplicemente presi in giro, ci hanno ingannato, parlandone apertamente in pubblico e tutto ciò che ha portato alla situazione attuale», ha detto ancora. «In Ucraina c’è in gioco la sopravvivenza dello stato russo. Per noi questo non è un compito geopolitico, ma un compito per la sopravvivenza della statualità russa, per creare le condizioni per il futuro sviluppo del Paese e dei nostri figli», ha concluso il presidente.

Dal punto di vista militare, continuano i combattimenti per il controllo di Bakhmut, che al momento rappresenta il punto focale dell’offensiva russa in Ucraina. Questa mattina i mercenari del gruppo Wagner hanno postato sui social immagini che li mostrano dentro l’impianto industriale Azom di Bakhmut. Le foto sono state pubblicate sul canale del gruppo paramilitare fondato da Yevgeny Prigozhin. Le unità russe avrebbero preso il controllo di una parte dell’impianto di lavorazione di metalli nel centro della città, dove a dicembre Volodymyr Zelensky aveva consegnato medaglie ai difensori di Bakhmut. Il sito ha una rete di tunnel sotterranei e i combattimenti tra russi e ucraini si starebbero svolgendo anche sottoterra.

E proprio a difesa del Gruppo paramilitare fondato da Prigogin, nonostante i recenti dissidi con il ministero della Difesa, oggi la Duma ha votato una legge che commina pesanti pene detentive a chi osi «screditare» gruppi armati come Wagner, una misura già in vigore nei confronti dell’esercito russo.