Ruby ter
1:18 pm, 15 Febbraio 23 calendario

Berlusconi assolto: “Finalmente”. Karima El Marough: “Ruby? Era un’invenzione…”

Di: Redazione Metronews
Silvio Berlusconi
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Silvio Berlusconi è stato assolto, nel processo Ruby ter, dall’accusa di corruzione ( con la formula “perché il fatto non sussiste”). Lo hanno deciso i giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano dopo una camera di consiglio durata circa 2 ore.

Ruby ter, Berlusconi assolto

La sentenza chiude un processo durato sei anni in cui la procura di Milano accusa il leader di Forza Italia di aver pagato – a partire dal novembre 2011 e fino al 2015 – circa 10 milioni di euro alle giovani ospiti di Arcore per essere reticenti o mentire durante i processi Ruby e Ruby bis sulle serate di villa San Martino. Un’accusa da cui l’ex premier si è sempre difeso parlando di “generosità” per ricompensare chi si è visto rovinare la vita da un’inchiesta giudiziaria presto esplosa sulla stampa.

Insieme a Berlusconi i giudici della settima sezione penale hanno assolto tutti i 28 imputati, tra cui Ruby, l’ex compagno Luca Risso e le 20 cosiddette “olgettine” accusati, a vario titolo, di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.

Il Cavaliere: “Finalmente, 11 anni di fango”

“Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte”. Lo scrive Silvio Berlusconi sui social a commento della sentenza definitiva di assoluzione per il Ruby ter perchè il “fatto non sussiste”. Il Cavaliere posta una sua foto sorridente in doppiopetto stile ’94 con la scritta a caratteri maxi “Finalmente” e alle spalle il simbolo di Forza Italia.

I giudici

Silvio Berlusconi non poteva essere corruttore perché i presunti corrotti, le “olgettine” e altri ospiti ad Arcore, non erano testimoni e quindi non erano pubblici ufficiali, come la legge richiede per configurare il reato di corruzione. «Per giurisprudenza costante, la persona che testimonia assume un pubblico ufficio e le Sezioni Unite della Cassazione hanno chiarito che il giudice chiamato ad accertare la fattispecie correttiva deve verificare se il dichiarante che si assume essere stato corrotto sia stato o meno correttamente qualificato come testimone – scrive il presidente del Tribunale Fabio Roia in una nota che anticipa le motivazioni – Poichè le persone chiamate a rendere dichiarazioni nei processi Ruby 1 e Ruby 2 andavano correttamente qualificate come indagate di reato connesso e non testimoni, non solo non è configurabile il delitto di falsa testimonianza ma neppure il reato di corruzione in atti giudiziari, mancando la qualità di pubblico ufficiale (nella specie: testimone) in capo al corrotto».

«Se il soggetto che si assume come corrotto non può qualificarsi come pubblico ufficiale e dunque manca un elemento costitutivo del delitto corruttivo – prosegue il ragionamento – giuridicamente quest’ultimo non può sussistere nemmeno nei confronti del l’ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi. Infatti, la corruzione in atti giudiziari presuppone necessariamente un accordo tra il pubblico ufficiale corrotto e il corruttore.

Karima El Marough: “Ruby era un’invenzione, anni come un macigno”

Ho fatto bene a credere nella giustizia, le prime parole di Karima El Marough (Ruby) dopo la sentenza. “Questa assoluzione è una grandissima liberazione, questi anni sono stati un macigno, ho vissuto perdendo la mia identità e senza sentirmi mai giusta. Ero una ragazzina, andavo protetta”. Chiede di non chiamarla con il nome d’arte che l’ha resa famosa. “Mi chiamo Karima, Ruby rimane un’invenzione, questa è stata tutta un’invenzione. Oggi sono contenta perché una parte di verità viene fuori, ho un senso di liberazione” conclude la giovane di origine marocchina”. E annuncia il suo debutto letterario con il libro ‘Karima’ in cui racconta la sua storia. “Da domani inizia la mia nuova vita senza processi, avvocati e tribunali, smetto di venire in queste aule che mi hanno sempre fatto tanta paura. Da domani inizio a vivere”.

Alcune volte sono rimasta ospite per la notte. Era molto piacevole rimanere, perché, al mattino, il momento della colazione era il più interessante. Il presidente raccontava la sua vita, discuteva di temi a me molto lontani, ne ero affascinata. Era un mondo così importante il suo e mi sembrava incredibile poterne in qualche modo, anche lontanamente, farne parte. Mi sentivo trattare con dignità, direi come un’interlocutrice degna. I racconti degli inizi della sua professione erano i più interessanti perché aprivano in me finestre di riflessione, mi davano un senso di possibilità. Sono stata sempre trattata con molto garbo e, credo, con affetto sincero” racconta Karima.

“Quello che non sopportavo era il clima di avidità che si respirava e non mi sapevo spiegare – e rimane per me un mistero anche adesso – come facesse lui a fidarsi di tutte quelle persone o a volerle solo intorno. Comprendo perfettamente che questa osservazione possa, a ben vedere, valere anche per me, ma io mi sono sempre sentita diversa. Non ho mai vissuto il mio partecipare alle cene come un lavoro. Lo trovavo un immenso privilegio. Mi ha aiutato, senza chiedere niente in cambio e senza che io mi sentissi in dovere di ricambiare in alcun modo. Se non con la gratitudine che continuo a sentire anche oggi”.

La Procura

Non c’è amarezza, è il nostro sistema giudiziario, noi abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista conducevano assenza alcun dubbio a fatti di corruzione. Restiamo convinti delle false testimonianze e della corruzione”. Lo afferma il procuratore aggiunto di Milano Tiziano Siciliano della sentenza del Ruby ter che ha assolto tutti gli imputati.

La difesa

“E’ un’assoluzione con la formula più ampia e più piena possibile, non posso che essere enormemente soddisfatto, tre su tre”. Così l’avvocato Federico Cecconi commenta l’assoluzione del leader di Forza Italia ed ex premier Silvio Berlusconi.

Meloni: “Ottima notizia”

“L’assoluzione di Silvio Berlusconi è un’ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi anche nella vita politica e istituzionale italiana. Rivolgo al Presidente Berlusconi a nome mio e del Governo un saluto affettuoso”. Così la premier Giorgia Meloni, dopo la sentenza.

15 Febbraio 2023
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