Cospito
4:18 pm, 7 Febbraio 23 calendario

Cospito, si ipotizza rivelazione di segreto d’ufficio. Meloni: “Non c’è bisogno di dimissioni”

Di: Redazione Metronews
condividi

Prime audizioni in Procura a Roma nell’ambito dell’inchiesta aperta dopo l’esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli in relazione all’intervento del parlamentare Giovanni Donzelli sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito in cui si ipotizza la rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio.

Ipotesi rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio

Nei giorni scorsi a piazzale Clodio sono stati sentiti come persone informate sui fatti il capo del Dap Giovanni Russo, l’ex capo del Gom Mauro D’Amico e l’attuale direttore del Gruppo Operativo Mobile Augusto Zaccariello.

L’inchiesta va avanti su due binari: oltre a lavorare sulla ricostruzione dei fatti i magistrati stanno studiando documenti e materiale utile a inquadrare il funzionamento delle notizie acquisite in carcere nel regime di 41bis e le norme che ne regolano la loro divulgazione. Materiale tecnico-conoscitivo che lo stesso Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, con il Nucleo investigativo centrale (Nic) e con il Gruppo Operativo Mobile (Gom), ha messo a disposizione di chi indaga.

Nell’esposto che ha dato origine all’indagine si fa riferimento alle conversazioni in carcere tra Cospito e un esponente della ‘Ndrangheta e un camorrista avvenute tra dicembre e gennaio scorsi poi lette in aula.

Meloni migranti
Meloni

Meloni: “Non c’è bisogno di dimissioni”

Giorgia Meloni intanto conferma la linea sul caso Delmastro-Donzelli: «Non penso che ci sia bisogno di dimissioni», ribadisce da Milano. «La Procura fa il suo lavoro e il ministero della Giustizia ha più volte detto che non c’erano documenti coperti da segreto», osserva ancora il presidente del Consiglio che, dopo il vertice sulla sicurezza in prefettura a Milano ribadisce anche che «mi pare che queste informazioni sensibili fossero già presenti suoi quotidiani, dunque non ho ragione di dire che ciò che sta sulla stampa non possa andare in Parlamento».

Bonelli: “Risposta del Ministero evasiva e contraddittoria”

«Mi sono rivolto al Ministero di Giustizia per ottenere copia o prendere visione delle relazioni del Dap sui colloqui tra i mafiosi Rampulla, Presta, Di Maio e l’anarchico Alfredo Cospito. Tuttavia, la risposta che ho ricevuto è stata evasiva e contraddittoria”, scrive sulla sua pagina Facebook, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

“Il ministero, infatti, ha ritenuto di non fornirmi questa documentazione ai sensi dell’art. 24 della legge n.241/1990 e del D.M. 25 gennaio 1996 n.115, secondo cui i documenti richiesti non possono essere consegnati perchè non accessibili e non divulgabili in quanto riservarti. Perchè, allora, il Ministro Nordio ha giustificato Donzelli sostenendo che quanto ha affermato in Aula fosse divulgabile? La natura degli atti da me richiesti è identica a quella che l’On. Donzelli ha reso pubblici. Per una strana casualità Delmastro e Donzelli hanno avuto l’unica relazione del Dap sui colloqui di detenuti che non è riservata? Difficile da credere».

«Nella risposta del ministero della Giustizia – prosegue Bonelli – viene riportata la trascrizione dei colloqui tra Di Maio, Presta, Rampulla e Cospito relative solo alle pag.49-53-54 della relazione del Dipartimento amministrazione penitenziaria. Io avevo chiesto copia del documento del DAP o di prenderne visione. La relazione del Dap è di oltre 54 pagine e a me sono state riportate trascrizioni che occupano a malapena una pagina e mezza. Perchè non mi è stata consegnata tutta la relazione che l’On. Donzelli ha avuto attraverso il sottosegretario Delmastro che ha la delega sul DAP, pur avendo, al contrario suo, inviato formale richiesta».

7 Febbraio 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo